La Ciaburro vs 'Il Manifesto': 'Nessuno può calpestare il dolore di una malattia'
La deputata di Fratelli d'Italia attacca il quotidiano uscito stamane con un titolo di dubbio gusto per dare la notizia della malattia di Marchionne , costretto a lasciare il ruolo di amministratore delegato di FCA
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della deputata di Fratelli d'Italia, Monica Ciaburro, che attacca Il Manifesto per un titolo di cattivo gusto sulla malattia di Sergio Marchionne, che lo ha costretto a lasciare il suo ruolo di amministratore delegato di FCA.
Leggere sui vari social post ignobili scritti nei confronti del dr. Marchionne mi ha profondamente turbata. Mi ha lasciato l’animo sconvolto leggere la prima pagina de “il Manifesto”. Mi chiedo come sia possibile, nel 2018, un così efferato odio di classe.
Leggere sui vari social post ignobili scritti nei confronti del dr. Marchionne mi ha profondamente turbata. Mi ha lasciato l’animo sconvolto leggere la prima pagina de “il Manifesto”. Mi chiedo come sia possibile, nel 2018, un così efferato odio di classe.
Bisognerebbe ricordare che per merito di Marchionne oggi a Mirafiori si producono ancora auto. Vero che la FCA non ha più sede a Torino, ma è altresì vero che la vecchia FIAT oggi è un gruppo veramente mondiale e che può avere un respiro importante. Marchionne ebbe a gestire una azienda sull’orlo del fallimento, per la quale si parlava di nazionalizzazione.
Ed oggi lascia in eredità ai suoi azionisti, che non sono solo i grandi capitalisti ma anche milioni di piccoli risparmiatori, una multinazionale solida e produttiva. In ultimo invito tutti coloro i quali han gettato così tanto fango, oggi sui social e su certi “giornali”, a provare a dire una preghiera per l’uomo Marchionne e per i suoi figli. Nessuno può calpestare il dolore di una malattia, in particolare modo nell’ultimo soffio della vita.
Ed oggi lascia in eredità ai suoi azionisti, che non sono solo i grandi capitalisti ma anche milioni di piccoli risparmiatori, una multinazionale solida e produttiva. In ultimo invito tutti coloro i quali han gettato così tanto fango, oggi sui social e su certi “giornali”, a provare a dire una preghiera per l’uomo Marchionne e per i suoi figli. Nessuno può calpestare il dolore di una malattia, in particolare modo nell’ultimo soffio della vita.
r.c.
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