La ex "Mario Fiore" torna a vivere: per Santa Barbara porte aperte al nuovo presidio dei Vigili del Fuoco
La ex caserma di Borgo San Dalmazzo è stata oggetto di lavori negli ultimi sei mesi: stamattina l'apertura al pubblico in occasione delle celebrazioni per la patrona del CorpoI Vigili del Fuoco di Cuneo hanno scelto il giorno di Santa Barbara, patrona del Corpo, per aprire le porte del nuovo presidio di Borgo San Dalmazzo, nell'area della ex caserma degli Alpini “Mario Fiore”, dismessa dal 1997 e da allora abbandonata. La giornata si era aperta presso il comando di Cuneo, con l’Onore ai Caduti alla presenza del comandante provinciale Corrado Romano e del Prefetto Mariano Savastano, poi ci si è spostati nel nuovo “distaccamento rurale” borgarino, oggetto di importanti lavori negli ultimi sei mesi. Qui è stata celebrata la Santa Messa, officiata dal Vescovo Monsignor Piero Delbosco, seguita da un saggio dimostrativo dei Vigili del Fuoco. Presenti, oltre al citato Prefetto, anche il Questore Carmine Rocco Grassi e diversi Sindaci del territorio, comprese la “padrona di casa” Roberta Robbione e la prima cittadina di Cuneo Patrizia Manassero.
La mattinata di “porte aperte” ha attirato anche una folta folla di curiosi: tra di loro tanti cuneesi che alla “Mario Fiore” hanno svolto il servizio militare, tornati a visitare quegli spazi che erano chiusi e inaccessibili da quasi trent’anni.
Gli interventi di riqualificazione sono stati realizzati con fondi del Ministero dell’Interno. L’area interessata, grande 26.437 metri quadri (su un totale di circa 55 mila), è quella che si affaccia su via Cuneo, di fronte alla caserma dei Carabinieri: è stata ceduta gratuitamente nel corso del 2023 dal Comune, che a sua volta l’aveva ricevuta gratuitamente dal Demanio. Nella restante parte della ex “Mario Fiore”, rimasta di proprietà del Comune, sorgerà invece la “cittadella della sicurezza”, con spazi dedicati alle associazioni del territorio, dall’Aib alla Protezione civile. Già nel 2021 erano stati avviati dialoghi tra il Comune di Borgo, proprietario dell’area dal 2015, e il comando provinciale dei Vigili del Fuoco: allora si ipotizzava di trasferire a Borgo la sede del comando, ma questa possibilità è stata scartata, così come l’ipotesi progettuale per il suo recupero che prevedeva ostelli, spazi per co-working e aree verdi e sportive.
La ex caserma borgarina è quindi pronta per diventare un “secondo comando”, per utilizzare le parole del comandante Romano. Alcuni lavori devono ancora essere conclusi, come quelli che riguardano la palazzina che ospiterà un polo di formazione per il personale (a servizio anche di altri Comandi) e i dormitori, altre strutture e altri spazi sono già pronti per essere operativi: il bacino artificiale da circa 3 mila metri cubi (alla quale potranno attingere gli elicotteri impiegati per gli incendi boschivi), i due hangar per il rimessaggio degli automezzi, la cappella per le celebrazioni religiose, gli spazi per le attività di addestramento. È inoltre in corso l’allestimento di un museo che raccoglierà mezzi, attrezzature e cimeli di vario genere inerenti l’attività dei Vigili del Fuoco (già esposti durante l’apertura di stamattina), anche a disposizione dell’Associazione Vigili del Fuoco in congedo.
Andrea Dalmasso
BORGO SAN DALMAZZO Vigili del Fuoco