La Granda rischia di perdere Collisioni
Le nuove norme sulla sicurezza mettono l'organizzazione di fronte ad un bivio: ridimensionarsi o trasferirsi? Taricco: 'Serve l'appoggio del territorio'Dopo dieci anni di vita, e dopo essere diventato un appuntamento fisso nel calendario degli eventi cuneesi, il festival Collisioni di Barolo guarda avanti. Dopo le problematiche recentemente emerse in materia di sicurezza, con l'emanazione della circolare “Morcone” che pone delle restrizioni ai grandi eventi in tutta Italia, di fronte agli organizzatori si para una duplice strada: dimezzare i numeri e dire addio per sempre ai grandi artisti internazionali che hanno contribuito a
rendere celebri le Langhe e Collisioni nel mondo, o spostarsi in un altro territorio e forse in un'altra
regione?
Per l'edizione di quest'anno si è scelto di crescere ancora, ma senza abbandonare il territorio dove il festival è nato e cresciuto. La soluzione per sopravvivere e per restare a Barolo, per questa edizione 2018, prevede un progetto di allestimento temporaneo di una nuova location per i concerti a due passi dal centro storico. Una grande area ai piedi del paese, proprio di fronte ai prestigiosi vigneti dei Cannubi, che permetterà di ingrandire il Festival, consentendo maggiore fluidità e più sicurezza, senza rinunciare agli incontri e gli eventi del weekend del festival nelle antiche piazze del borgo.
Una scelta, quest'ultima, decisamente onerosa. Collisioni si impegnerà in prima persona a sostenere per quest'anno il cambiamento, ma – spiegano gli organizzatori - “ci vorrà l'aiuto e l'impegno di tutti se vorremo garantire che il festival Agrirock rimanga in regione”. Lo sforzo per rimanere, nel 2018, nel paese di Barolo sarà infatti importantissimo e sarebbe oltre i limiti di sostenibilità per la realtà di Collisioni e del comune se le altre realtà del territorio non si dimostrassero sensibili a mantenere in vita questo progetto.
Spiega il direttore artistico Filippo Taricco: “Credo che Collisioni si sia dimostrato in questi dieci anni un importante motore economico e di immagine per tutta la Regione e per la provincia di Cuneo, un evento conosciuto in tutto il mondo, che gli artisti internazionali considerano ormai tappa fissa dei loro tour mondiali. Collisioni è stato un miracolo. Frutto di duro lavoro, di un pizzico di fortuna, e di partner meravigliosi che gli hanno permesso di crescere e di diventare il punto di riferimento che è oggi. Un evento che ci invidiano in tutta Italia. Numerose le regioni che ci hanno contattato in questi anni per fare importanti offerte al fine di ottenerne il trasferimento. Addirittura altri Paesi, come la Spagna e il Sud della Francia ci hanno contattato per studiare questo modello così unico in Europa”.
La storia del festival langarolo, però, ora giunge ad una svolta: “Soltanto se gli attori principali del territorio sosterranno questo momento critico – prosegue Taricco - aiutando il comune di Barolo a sviluppare un'area idonea ai grandi eventi potremmo continuare a garantire che per altri dieci anni il festival si terrà in Piemonte, e nei luoghi in cui è nato. Se ciò non avverrà, a malincuore, dovremmo prendere in considerazione le tante offerte di trasferire il festival in altre regioni d'Italia meno suggestive e adatte al festival, ma di certo interessate al prodotto”.
Si può dire, quindi, che il destino del festival Agrirock sia nelle mani del territorio.
a.d.
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