'La messaggistica istantanea è una tossicodipendenza, ma non ci sono i SerT per uscire da WhatsApp'
L'intervento dello psichiatra Crepet è stato il momento più significativo del 'Coolture Today' organizzato da Artea. 'Nella società di oggi non abbiamo più tempo per pensare'“Durante il fascismo il nemico era chiaro, oggi è invisibile e ancora più pericoloso”, così lo psichiatra Paolo Crepet è intervenuto stamane al 'Coolture Today', organizzato da Regione Piemonte e Fondazione Artea presso l’Auditorium Varco a Cuneo. Il riferimento è ai pericoli della ‘modernità liquida’ teorizzata da Zygmunt Baumann. Individualizzata, flessibile, vulnerabile, nella quale a una libertà senza precedenti fanno da contraltare una gioia ambigua e un desiderio insaziabile e , ha aggiunto Crepet, alla 'morte del pensiero'.”Noi non pensiamo più perché non abbiamo tempo - ha spiegato il saggista al pubblico di studenti intervenuto per riflettere sul significato del termine ‘cultura’ nella società contemporanea -. La repubblica dei like non ti lascia un grande spazio di giudizi, ma dovete imparare a ritagliarvi lo spazio per pensare. Oggi non lo facciamo più perché non abbiamo tempo". “L’immediatezza del messaggino è rassicurante, ma è una malattia mentale. Alla mattina ci si sveglia e la prima cosa che si fa è vedere se l’altro ha visualizzato o meno. È una tossicodipendenza a tutti gli effetti, ma non ci sono i SerT per uscire da WhatsApp” .
La lunga rilflessione di Crepet è stata il momento più significativo dell’incontro rivolto ai ragazzi della cosiddetta Generazione Z. L’appuntamento ha costituito l’evento di lancio del progetto 'The Youth Factor', un percorso di sensibilizzazione degli adolescenti e dei giovani adulti sull’importanza che la cultura riveste nella costruzione dell’identità di ognuno. “Gli studenti del terzo e quarto anno delle Superiori saranno coinvolti in un percorso di conquista della consapevolezza di sé e del controllo sulle proprie scelte, al termine delle quale avranno la possibilità di ideare, organizzare e partecipare in prima persona ad un evento ‘culturale’ sostenuto dalla Fondazione” ha spiegato Michela Giuggia, vicepresidente della Fondazione Artea, ideatrice dell’iniziativa. Al tavolo dei lavori, moderato dal direttore di Artea Paolo Isaia, sono intervenuti , dopo i consueti saluti istituzionali: il viceministro dell’Istruzione Anna Ascani, l’antropologo Adriano Favole, la youtuber Lea Cuccaroni e il rapper Ensi, pseudonimo di Jari Ivan Vella.
Samuele Mattio
CUNEO Paolo Crepet - Coolture Today