La neve non ferma l’emergenza idrica. Acda: “Indispensabile un intervento dello Stato”
Riemerge il problema del calo delle portate in diverse aree: da Dronero a Demonte, Fontanelle di Boves, Oncino e PontechianaleLe recenti nevicate hanno portato un po’ di sollievo nei territori in cui nelle scorse settimane più intensamente si era vissuta l’emergenza dovuta alla carenza idrica ed al gelo che, soprattutto nella fascia montana, colpisce le sorgenti, caratterizzate dall’essere tra quelle più in superficie.
Purtroppo la neve si è sciolta in fretta facendo riemergere il problema del calo delle portate. Permane quindi lo stato di emergenza idrica in diverse aree del territorio gestito: da Dronero a Demonte, da Boves - frazione Fontanelle ad Oncino e Pontechianale.
“Tutto questo non è solo un fatto contingente - precisa l’Acda - ma è la diretta conseguenza del cambiamento climatico che in Piemonte e più in particolare sul territorio montano e pedemontano della nostra provincia manifesta i suoi effetti. Con risvolti che potranno impattare anche su importanti attività produttive: dal turismo agli allevamenti”.
“È indispensabile un intervento importante dello Stato con un programma pluriennale di sostegno al miglioramento della rete perché questo non può esser caricato sulla tariffa pagata dall’utente. Inoltre, per contrastare gli effetti derivanti dal ‘climate change’ le Istituzioni devono strutturare dei poderosi piani di intervento per supportare i gestori del servizio idrico che non hanno le risorse necessarie e sufficienti” dichiara Livio Quaranta, presidente di Acda spa.
c.s.
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