La proposta di Paolo Bongioanni per modificare la legge regionale sull'abbruciamento dei vegetali
L'intervento mira a spostare dal primo novembre al 16 dicembre l'inizio del divieto: 'Spero in una piena condivisione dei miei colleghi di Consiglio'Ieri, mercoledì 13 novembre, il consigliere regionale Paolo Bongioanni, Presidente della Commissione Cultura, Istruzione e Sport ha presentato una nuova proposta di legge che modifica la legge regionale numero 15 del 2018. L'intervento mira a spostare dal 1° novembre al 16 dicembre l'inizio del divieto per gli abbruciamenti di materiale vegetale nei terreni boscati.
"La richiesta dei sindaci, un'interlocuzione con la Federazione regionale Coltivatori Diretti e con l’Unione dei comuni Montani (UNCEM) – dice Bongioanni - ha consolidato un pensiero che avevo sviluppato parlando con tanti agricoltori e coltivatori delle nostre zone montane. Il sottobosco di castagno da frutto deve essere pulito e i residui vegetali eliminati; in una montagna che si spopola e viene considerata area svantaggiata è un paradosso considerarla alla stregua delle grandi città mettendo in continuazione balzelli e vincoli legislativi che non possono far altro che aumentare lo spopolamento. Laddove, fra l'altro la castanicoltura costituisce una fonte di reddito per molte persone, la montagna non può pagare un prezzo così alto. Poter pulire i boschi e bruciare le foglie prima delle nevicate significa avere in primavera il sottobosco sfalciabile e pascolabile, aumentare la sicurezza per quanto riguarda il problema idrogeologico permettendo all'acqua piovana di percolare nel terreno alimentare la falda superficiale e non di diventare piogge efficace che viene poi veicolata nel reticolo idrografico di montagna, e non ultimo permette altresì una miglior raccolta del frutto stesso. Quando si guarda la montagna bisogna avere la lucidità di mettere l'uomo al centro e lavorare affinché questa non si spopoli anzi bisogna dire grazie a chi ha il coraggio di viverci e lavorare".
La proposta di legge affronterà il normale iter legislativo e quindi verrà discussa prima in terza commissione e quindi in consiglio regionale. "Spero – conclude Bongioanni - in una piena condivisione di tutti i 51 colleghi di consiglio e giunta nell'interesse nostro, delle nostre valli e dei nostri grandi produttori di montagna”.
c.s.
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