La proposta di un albergatore: se il Tenda non arriva, si riducano le tasse
Fausto Macario del Park Hotel di Vernante si rivolge alle amministrazioni comunali: “Le uniche che possano rendersi conto della realtà che ci tocca”Riceviamo e pubblichiamo:
Sono ormai parecchie settimane che il quotidiano “La Stampa” cronaca di Cuneo, il settimanale “La Guida”, Targato Cn, Cuneo Dice ci sottopongono paginate intere con la stessa tematica - “nuovo tunnel del Colle di Tenda” - con articoli e firme giornalistiche diversi, ma che in sostanza ci stanno tutti informando di ulteriori posticipi alla consegna dei lavori e di conseguenza all’apertura del transito automobilistico. In questi articoli naturalmente si inseriscono le riflessioni dei “politicanti” di turno delle circoscrizioni del Piemonte, rappresentanti/dirigenti di categorie commerciali e artigianali i quali non fanno altro che chiedere la certezza della fine-lavori con conseguente apertura al traffico.
La risposta al quesito, dobbiamo convenire però, può essere esaudita da un insieme di enti e sigle a dir poco molto ampio: Anas, Ministero delle Infrastrutture, Comitato di Monitoraggio, ditte appaltanti e subappaltanti, Conferenza Intergovernativa, Provincia di Cuneo, Regione Piemonte. Per cui si innesca il conosciuto metodo dello scarica barile. Ritengo che il vaso sia colmo, le aziende commerciali, turistiche, artigiane, le scuole sci e tutto l’indotto che ruota sulla neve e non solo, stanno subendo ormai da 4 stagioni (il 2 ottobre 2020 la tempesta Alex) uno stop totale dei fruitori della Liguria di Ponente e di tutta la zona francese del sud, i dipartimenti di Nizza e Var. Le famose e tanto decantate navette ferroviarie non possono sostituire in alcun modo le automobili in quanto gli sciatori non possono partire da queste zone abbigliati con scarponi e sci.
Chiedo ai sindaci dei nostri Comuni, soprattutto Limone e Vernante che fanno del turismo la fonte economica di primaria importanza di intervenire per tutelare le aziende locali stabilendo una riduzione dei costi di gestione quali IMU, tassa rifiuti, costi di acqua potabile e reflua, tre voci che incidono molto negativamente nei nostri bilanci considerato che sono cespiti calcolati in base alle metrature delle aziende.
Le uniche che possano rendersi conto della realtà che ci tocca, sono le nostre amministrazioni comunali quindi è a loro che mi rivolgo per ottenere qualche notizia positiva in questo disastro strutturale. Ritengo altresì che la Tempesta Alex possa essere ricondotta ad una catastrofe naturale di grandi dimensioni. Certo che i sindaci vorranno rispondere e se possibile agire alle mie proposte, resto a completa disposizione per ulteriori e approfondite riflessioni.
Fausto Macario, Albergo Park Hotel di Vernante
Redazione
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