La protesta composta del prof sospeso: “Il Green pass è un ricatto sociale” (VIDEO)
Matteo Barale, insegnante di Topografia pratica e dell’edilizia ai Geometri, si è seduto fuori dalla scuola e ha distribuito una lettera agli studentiUna protesta composta e silenziosa, lontana nei modi e nello stile dalle grida sguaiate viste talvolta anche nelle piazze del Cuneese. Matteo Barale, il professore di Topografia pratica e dell’edilizia all’istituto per Geometri di Cuneo sospeso da una settimana perché privo di Green pass, ha scelto di sedersi fuori dalla scuola (lungo via F.lli Ramorino) con tanto di cartelloni e volantini per esprimere la propria contrarietà a quella che ha definito un vero e proprio “ricatto sociale”.
“Il lasciapassare è una discriminazione per entrare a far parte di un sistema che non ci appartiene, rappresenta il declino della società e la sottomissione a una forma di regime” scrive il prof in un’accorata lettera rivolta agli studenti. Appellandosi alla Costituzione, dice: “Vengono minati diritti inalienabili, come quello del lavoro e dello studio, ognuno di noi è responsabile”. Poi, ancora rivolto ai giovani: “Custodite l’importanza del dibattito e del dubbio, fatevi domande e non date nulla per scontato. Non accettate ricatti, questa è la lezione. Fate le vostre scelte in libertà e coscienza, lottate perché siano scelte libere e siate coerenti sempre”. “Io ho scelto - ha concluso Barale -, non accetto ricatti e conservo il rispetto di me stesso”. Il ‘sit-in’ del professore, che ha seraficamente passato parte della mattinata a intrecciare un cesto di vimini, è stato appoggiato da alcuni amici e colleghi, che accompagnato Barale nella sua battaglia.
“Fino a che punto sono disposto ad andare avanti? - ha detto rispondendo alla domanda di un nostro cronista - Non ho nessuna idea di sottomettermi a questa sorta di regime. Se ci saranno le condizioni non è detto che un giorno non farò il vaccino, ma a oggi non mi sento sicuro”.
s.m.
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