La protesta delle parafarmacie, escluse dal piano di screening regionale con tamponi rapidi
La presa di posizione in un comunicato congiunto delle associazioni di categoria: ''La Regione Piemonte cede a logiche corporative contro gli interessi dei cittadini''Riceviamo e pubblichiamo.
E' imbarazzante commentare la nuova delibera della Regione Piemonte che di fatto esclude le parafarmacie dalla partecipazione al programma di screening regionale mediante test rapidi per la ricerca dell'antigene SARS-CoV-2. La Giunta Cirio si era particolarmente distinta quando attivando tali test aveva voluto includere anche le parafarmacie per la particolare sensibilità mostrata a cercare solo l'interesse generale, ovvero mettere in campo tutte le risorse disponibili per affrontare questa pandemia. Ma tale illusione è durata meno di un mese, allorché lo scorso 3 dicembre, con una delibera che ha sinceramente del ridicolo, faceva un repentino dietro front ed escludeva le parafarmacie. Ora, non è difficile immaginare da che parte siano arrivate le pressioni per esporsi in maniera così plateale a tale "grottesco" cambiamento di rotta.
Quello che amareggia, oltre all'assoluta mancanza di motivazioni, è il piegarsi a tali logiche corporative nel bel mezzo di una crisi sanitaria gravissima. Noi riteniamo che chiunque offra la propria incondizionata disponibilità per superare tale crisi, debba essere ascoltato e ricevere innanzitutto rispetto. Rispetto per quello che proprio in Piemonte hanno fatto le parafarmacie, al pari delle farmacie, in termini di abnegazione ai compiti che lo stesso Governo gli avevano affidato inserendole tra i servizi essenziali sin dal mese di marzo. Professionisti che hanno rischiato la propria incolumità pur di essere vicini ai cittadini. Sappiamo che la permeabilità delle istituzioni agli interessi corporativi è uno dei problemi principali del Paese, tuttavia, erroneamente ritenevamo che tali logiche potessero essere accantonate quando la sola individuazione di un positivo in più può significare bloccare il contagio di altre persone, evitare l'ospedalizzazione di alcuni e il rischio della perdita di vite umane.
Così non è stato, ciò nonostante i farmacisti che operano nelle parafarmacie continueranno a fare il loro dovere, i cittadini possono continuare ad utilizzare tale canale per avere il supporto e le informazioni necessarie. Noi ci siamo, le parafarmacie del Piemonte ci sono e sono sempre disponibili a collaborare con tale programma di screening.
Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane, Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie Italiane, Federazione Farmacisti e Disabilitò Onlus
Redazione
CUNEO coronavirus