La provincia di Cuneo è un disastro per copertura della rete

Un lancio dell’Ansa di Milano di ieri, lunedì 9 giugno, ha indicato la provincia di Cuneo tra le province più ‘coperte’ dalla tecnologia Lte di TIM (4G e 4Gplus), insieme a Bergamo e Torino, con oltre 200 comuni coperti . Nello specifico la ‘Granda’ ne ha 205. La doverosa verifica del dato, ci ha riaperto scenari (ahimè) non nuovi, ma sconfortanti. Un dato positivo apre un quadro negativo?

 

Esatto, perché se è vero che per numero di Comuni coperti da Lte (sigla di Long Term Evolution, che indica la più recente evoluzione degli standard di telefonia mobile cellulare) la provincia di Cuneo è al terzo posto a livello nazionale, ben diversa è la situazione se rapportata al territorio, in quanto scopriamo che la ‘Granda’ precipita al 93esimo posto con l’82% del territorio coperto. Difficoltà legate al territorio montuoso? Per fugare la possibilità di accampare scuse di tal genere diciamo subito che al primo posto c’è Sondrio con il 100% del territorio coperto. Non propriamente una località balneare. 

 

I dati forniti dal gruppo Tim, lasciano l’amaro in bocca anche per altri parametri a partire dalla copertura della fibra di Tim, dove scopriamo che la nostra provincia è coperta solamente per il 47% del territorio, posizionandosi al 97esimo posto a livello nazionale. Male? C’è di peggio. i dati sul volume di traffico dati medio per linea attiva fissa raccontano di una provincia di Cuneo che si colloca al 103esimo posto (quintultimo) a livello nazionale con (64,6 gigabyte/mese), al 105esimo (terzultimo) per volume di traffico dati medio per linea attiva in downstream (58,2 gigabyte/mese) e al 101esimo posto per volume di traffico dati medio per linea attiva in upstream (6,5 gigabyte/mese). Altro dato preoccupante? C'è ancora un 3,4 per cento delle abitazioni che non è coperto da ADSL. 

Le centrali con Optical Line Termination (OLT) sono 12, vale a dire solo il 5 per cento del totale. Gli armadi Fiber to the Cabinet (FTTC) attivi sono 454: solo il 32,1 per cento del totale. Se restare per decenni un’isola felice ha fatto la fortuna dell’economia della provincia di Cuneo, il tentativo di replicare ‘il format’ nel mare magnum della rete potrebbe significare un naufragio annunciato. Urgono investimenti immediati.

Samuele Mattio