"La Rai non abbandona Torino, anzi la valorizza": la rassicurazione dell'ad Fuortes a Cirio e Lo Russo
Il presidente della Regione e il sindaco del capoluogo avevano scritto all'amministratore delegato a marzo, preoccupati per le ipotesi di ridimensionamento della sede regionale"La Rai non abbandona Torino, anzi la valorizza": ad assicurarlo, al termine di un intorno con il sindaco della città Stefano Lo Russo e, in videocollegamento, con il presidente della Regione Alberto Cirio, è stato l'amministratore delegato Carlo Fuortes. Lo Russo e Cirio avevano inviato all'ad una lettera lo scorso marzo, chiedendo chiarimenti sulle ipotesi di ridimensionamento della sede torinese della Rai.
"Per Rai - ha sostenuto Fuortes - il polo territoriale di Torino è strategico e cruciale e appare molto chiaro il fatto che Rai non solo conserva tutto quello che è stato fatto, ma cerca anche di valorizzarlo". Quanto al Centro di produzione, ha affermato che "non posso citare titoli, perché i palinsesti saranno presentati a giugno, ma posso dire che la strategia di valorizzazione del Centro tende alla saturazione dell'utilizzo delle risorse umane e tecniche. Indipendentemente dai singoli titoli la linea è utilizzare al massimo delle potenzialità gli studi e le risorse umane".
Fuortes ha inoltre ricordato che verranno confermate l'area amministrativa-finanziaria, il progetto di conservazione e digitalizzazione di tutto il repertorio Rai, tutte le aree immobiliari a supporto di queste funzioni strategiche mentre alcune aree marginali saranno valorizzate in altro modo e non ci sarà alcuno effetto sull'occupazione, che è stato firmato un contratto biennale sulle aree Lumiq, che la parte produttiva rimane come presidio sull'attività divulgativa, per i ragazzi e scientifica, riferita all'ambiente, che rimarrà a Torino come polo nazionale. Inoltre, si continuerà ad investire sull’Orchestra nazionale.
È stata poi condivisa l'idea di intitolare il Centro di produzione di Torino a Piero Angela.
Redazione
CUNEO RAI