La Regione Piemonte ha attivato il piano di screening sierologico per il personale sanitario
Il piano esteso anche agli operatori delle forze dell'ordine, ai Vigili del Fuoco e a tutti gli uffici giudiziariL’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte ha attivato il piano di screening per la valutazione epidemiologica a favore del personale sanitario: medici specialisti ambulatoriali, operatori del 118 e medici convenzionati di base, guardia medica, pediatri, libera scelta. Il piano è stato esteso inoltre a Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia municipale, Esercito, Vigili del Fuoco e tutti gli uffici giudiziari: primo passo per la pianificazione di ulteriori indagini mirate all’ampliamento dello screening.
Lo ha spiegato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi in risposta al Partito Democratico sulla previsione di un follow up sul personale sanitario e sull’eventuale pubblicazione di linee guida per i privati cittadini privati cittadini sulle modalità di accesso, erogazione e costi del test sierologico. L’assessore ha anche confermato che sono state anche approvate le procedure di gestione dei test sierologici per i privati cittadini e per i datori di lavoro che intendano effettuarlo sui loro dipendenti, previo nulla osta da parte dell’Asl competente. Icardi ha inoltre chiarito che la Regione ha aderito al programma di screening sierologico nazionale, organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità, che ha visto il coinvolgimento di circa 8 mila cittadini piemontesi.
È stato ordinato un milione di test antigenici per un utilizzo diffuso, che rappresenteranno “una svolta” perché molto rapidi, meno invasivi e con capacità diagnostica molto simile al tampone tradizionale. Infine, è in corso una sperimentazione, presso l’ospedale Amedeo di Savoia e l’Università degli Studi di Torino, su test salivari meno invasivi rispetto ai tamponi tradizionali.
Redazione
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