‘La ristorazione italiana rischia un crack da 34 miliardi, sì al bonus salva ristoranti’
Coldiretti appoggia l’inserimento della misura per il rilancio dei consumi nel decreto Agosto. Secondo Ismea, pranzi e cene fuori casa sono calati del 40%La ristorazione italiana rischia un crack da 34 miliardi nel 2020 a causa della crisi economica, del crollo del turismo e del drastico ridimensionamento dei consumi fuori casa provocati dall’emergenza coronavirus. Lo rimarca Coldiretti in riferimento all’ipotesi di un bonus, anche come credito di imposta per l’acquisto di prodotti agroalimentari italiani al 100%, inserito nel decreto legge Agosto del governo per il rilancio dei consumi.
“Una misura importante - dichiara Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo - per garantire un’immediata iniezione di liquidità nel sistema, favorire i pagamenti delle prime settimane di riapertura e sostenere gli esercizi pubblici di ristorazione per l’acquisto di prodotti agroalimentari nazionali”.
A causa della pandemia i consumi extradomestici per pranzi e cene fuori casa sono stimati in calo del 40% secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ismea. “Una drastica riduzione dell’attività - commenta Moncalvo - che, oltre a mettere a rischio il futuro delle attività di ristorazione, pesa sulle vendite di molti prodotti agroalimentari Made in Cuneo di altissima qualità, dal vino alla carne, dai salumi ai formaggi, dalla frutta alla verdura. In alcuni settori come quello vitivinicolo o quello della carne bovina di razza Piemontese, la ristorazione rappresenta un canale di commercializzazione cruciale”.
Coldiretti rimarca di essersi impegnata, già durante il lockdown, nella mobilitazione #MangiaItaliano per sostenere la filiera agroalimentare dal campo alla tavola e favorire il consumo di cibo 100% tricolore nei mercati, nei ristoranti, negli agriturismi, anche con il coinvolgimento di alcune industrie alimentari rappresentate in Filiera Italia.
c.s.
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