La siccità costringe i malgari a rientrare, Confagricoltura scrive alla Regione Piemonte
Inviata una lettera all’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero per chiedere azioni urgenti o deroghe alla Domanda Unica e alle misure del Psr, senza inficiare i premi dovuti alle aziendeConfagricoltura Piemonte ha inviato una lettera all’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, in seguito alle numerose segnalazioni di difficoltà giunte dai malgari in alpeggio nelle vallate della provincia di Cuneo e dell’intera regione. A causa della grave carenza idrica, infatti, Confagricoltura ha richiesto alla Regione Piemonte azioni urgenti o deroghe per consentire alle aziende di rientrare prima dagli alpeggi, senza incorrere in penalità e inficiare i premi comunitari spettanti, sia sulla Domanda Unica sia sulla misura del Psr 10.01.6, relativa questa proprio al pascolamento in alta quota.
“L’andamento climatico particolarmente siccitoso e le elevate temperature stanno mettendo a dura prova tutto il comparto agricolo piemontese, ma in particolare abbiamo voluto segnalare all’assessore la difficile situazione che stanno vivendo i malgari con le loro mandrie nelle vallate alpine – spiega Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte -. In alta quota il foraggio scarseggia e non è di buona qualità, mentre il manto erboso secco rende pericoloso per le vacche pascolare senza scivolare lungo i pendii. Per queste ragioni, quindi, molti malgari saranno costretti ad anticipare il rientro dagli alpeggi”.
Questa scelta forzata, però, si scontra con gli obblighi legati ai premi della Domanda Unica e della misura 10.01.6 del Psr che richiedono, per non incorrere in sanzioni, rispettivamente 60 e 90 giorni di pascolamento. “Abbiamo dunque chiesto all’assessore di valutare eventuali deroghe o azioni per non far decadere le domande presentate dai malgari sulle due misure”, ha concluso il presidente Allasia.
c.s.
CUNEO Confagricoltura