''La sinistra propone di schedare gli agenti: si tutelano i cittadini o i violenti?''
Ci scrive l'avvocato Alberto Coggiola, consigliere comunale di FDI a Cuneo. ''Proposta offensiva''Riceviamo e pubblichiamo.
Egregio Direttore,
la sinistra ci riprova. Nonostante alcuni tentativi falliti negli anni passati, alcuni esponenti della sinistra, fra cui la nostra conterranea onorevole Chiara Gribaudo, hanno presentato in Parlamento un emendamento diretto all’identificazione degli agenti di polizia in servizio pubblico. La proposta, purtroppo, è chiara: ciascun agente dovrebbe essere distinto con un numero identificativo posto sul casco di protezione e sull’uniforme.
In Italia le forze dell’ordine subiscono ogni anno numerose aggressioni e si contano feriti e morti. Questa proposta non può che offendere chi, ogni giorno, si pone al servizio della collettività, mosso solo dal proprio senso del dovere e della responsabilità. Le forze dell’ordine sono sottopagate e poco considerate: anziché essere dotate di tecnologia come la bodycam, anziché essere premiate, dovrebbero forse essere schedate?
Alberto Coggiola, consigliere al Comune di Cuneo di Fratelli d'Italia
Redazione
CUNEO Alberto Coggiola - Fratelli d'Italia - Schedare agenti di Polizia