L’accorpamento dei Municipi non piace alla provincia di Cuneo
Nonostante l’alta percentuale di realtà "mignon", in cinque anni sono stati solo tre gli enti che hanno deliberato di confluire in un Comune più grandeLa provincia di Cuneo si conferma capitale dei piccoli Comuni, nonostante il processo di accoramento tra enti e territori. Da gennaio 2019 sono state soppresse solo tre realtà: Castellar - incorporato a Saluzzo -, Valmala - incorporato a Busca - e Camo, incorporato a Santo Stefano Belbo.
Tre Comuni in meno che hanno contribuito a far scendere il numero degli enti presenti in Italia, che a fine di questo mese, scenderà a settemila 896. Il numero massimo si è registrato nel 2001, quando i Comuni hanno toccato quota ottomila 101. Da allora c'è stato un calo di 205 unità. Un processo lento ovunque ma che in Granda lo è stato ancora di più, nonostante oltre la metà dei paesi abbia meno di 5mila abitanti. Alcuni esempi? Valloriate sfiora i 120, Torresina non arriva a 70, come Marmora. Sicuramente incide il fatto che oltre il 50 per cento della provincia ha un territorio montano.
Del resto il Piemonte è, con la Lombardia, la regione dove si trova la piu alta percentuale dei Comuni: oltre il 15 per cento, con oltre mille quelli che hanno meno di 5mila abitanti, che costituiscono quasi l’89 per cento delle realtà comunali.
NaMur
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