L’Assemblea dei sindaci ha approvato il rendiconto 2018 della Provincia
Via libera anche alla modifica del regolamento per il funzionamento dell’assemblea stessaL’Assemblea dei sindaci, che si è riunita in Provincia a Cuneo nel pomeriggio di martedì 7 maggio, ha espresso all’unanimità parere favorevole al rendiconto di gestione 2018 già approvato dal Consiglio provinciale. All’incontro erano presenti 106 sindaci o delegati in rappresentanza del 54% della popolazione della Granda.
Il presidente Federico Borgna ha ricordato le vicende di un ente come la Provincia che, dopo la riforma Delrio del 2014, “si trova ancora in mezzo al guado in attesa che ne vengano definite in modo preciso competenze e soprattutto le fonti di finanziamento, insufficienti ad affrontare i tanti impegni sul territorio, soprattutto per viabilità ed edifici scolastici”. Il bilancio della Provincia di Cuneo del 2018, infatti, si è chiuso con un avanzo di gestione di 19.921.695 ma di cui in gran parte non si potrà disporre liberamente. In particolare, 9.966.157 euro sono già vincolati, 6.743.818 sono destinati per investimenti e 2.494.883 risultano accantonati in fondi di legge. L’unica somma disponibile è di 716. 837 per il cui utilizzo però si deve attendere la fase di equilibrio di luglio.
“La parte di avanzo destinata ad investimenti – ha spiegato il consigliere delegato Giorgio Lerda – andrà soprattutto per la viabilità (3.400.000 euro circa) che ne ha tanto bisogno ed in particolare in asfalti (1.250.000 euro) e interventi sui quattro reparti (850.000 euro ciascuno). Poi investiremo in edifici scolastici circa 1.750.000 soprattutto per un intervento post frana della scuola di Mondovì (500.000), sul Bertoni di Saluzzo (220.000) e in interventi su tutte le altre scuole superiori della Granda (1.020.000 euro)”. Lerda ha ricordato che sono poi arrivati dal Ministero e Regione altri fondi per 407.000 euro destinati all’edilizia scolastica e circa 3.000.000 per lavori post alluvione 2008. Le entrate dell’ente si sono attestate su 71 milioni di euro, di cui 51 da imposte locali. “Il 2018 si è chiuso in modo positivo – ha commentato Lerda – e speriamo che anche per il 2019 le entrate si mantengano su questi livelli”.
Una somma di circa 900.000 euro è stata accantonata a titolo precauzionale nella vicenda del contenzioso tra Provincia e Università degli Studi di Torino. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Savigliano, Giulio Ambroggio, ricordando come la Provincia fosse uscita unilateralmente dall’accordo con l’Università già nel 2013. Il presidente Borgna ha confermato la decisione della Provincia di uscire dall’accordo già prima della riforma Delrio per mancanza di competenze in materia, come poi ben ribadito dalla riforma stessa. Da qui il contenzioso con l’Università e la sentenza del Tar che ha dato ragione alla Provincia di Cuneo.
Al termine l’Assemblea dei sindaci ha approvato la modifica al regolamento per il funzionamento dell’Assemblea stessa, che aveva già avuto il via libera dal Consiglio provinciale riunitosi qualche ora prima. Affinchè le sedute siano valide, infatti, servono per legge due quorum: un numero di sindaci che rappresenti più della metà degli abitanti della provincia e almeno un terzo dei Comuni rappresentati (almeno 83 sul totale di 247). Finora i sindaci potevano farsi rappresentare da un loro assessore o consigliere, ma anche dal presidente dell’Unione montana/collinare di cui facevano parte. Quest’ultima possibilità è stata accordata anche ai Comuni che non fanno parte di Unioni che potranno delegare un altro sindaco (anche se nessun sindaco potrà avere più di due deleghe). La modifica al regolamento è stata approvata con l’astensione del sindaco di Carrù Stefania Ieriti che ha chiesto di prevedere la possibilità di voto in videoconferenza.
c.s.
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