Lavoro, altro che bogianen. In Piemonte 89mila dimissioni volontarie nel 2022
In regione il fenomeno è più accentuato che altrove, specie tra i millennials: “I giovani cercano aziende più motivanti e attente alle esigenze familiari” spiega l'InpsSono state più di 89.000 nel 2022 le dimissioni volontarie da rapporti di lavoro a tempo indeterminato in Piemonte.
È un fenomeno che riguarda soprattutto i millennial e interessa tutti i settori, in particolare il terziario. Lo ha detto martedì scorso Filippo Bonanni, direttore regionale Inps Piemonte, durante la presentazione al Castello del Valentino di Torino del bilancio sociale che esamina la situazione sociale ed economica della regione, attraverso l’analisi dei dati contenuti negli archivi amministrativi dell’Inps.
“Sono persone che trovano un nuovo lavoro, anche a tempo indeterminato, in altre aziende - spiega Bonanni - sia perché hanno acquisito un’esperienza importante, sia perché il mercato del lavoro della regione lo consente. Questo fenomeno, nato negli Stati Uniti, riguarda tutta l’Italia, ma in Piemonte è particolarmente accentuato. È interessante dal punto di vista sociologico più che previdenziale e giuslavoristico perché è il segnale che i giovani non mettono più il lavoro al primo posto, cercano aziende più motivanti, condizioni di lavoro agile che permettano di contemperare esigenze familiari con quelle di lavoro”.
Le 89.000 dimissioni volontarie sono il 70,69% del totale delle cessazioni dei rapporti di lavoro nel 2022.
Redazione
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