Le colombe Maina conquistano i mercati stranieri: l’export pasquale sale del 20%
Gli importanti risultati in Europa e Stati Uniti testimoniano un interesse crescente nei confronti di prodotti un tempo esclusivi del mercato italiano
I dolci della Pasqua ‘targata’ Maina conquistano spazi sempre più importanti sui mercati esteri. Dopo aver registrato nel 2017 una crescita del 20% delle vendite natalizie oltre confine, l’azienda si appresta ora a toccare un aumento percentuale simile anche nell’export dei prodotti per la Pasqua, grazie al crescente interesse per le colombe e gli altri dolci lievitati da parte dei mercati internazionali. In particolare, tra i Paesi che più stanno trainando questo trend positivo spiccano la Gran Bretagna, la Svizzera e gli Stati Uniti.
“Fino a qualche anno fa la colomba era un dolce del tutto sconosciuto al di fuori dell’Italia – spiega Marco Brandani, amministratore delegato di Maina – da un po’ di tempo però le cose stanno cambiando e quest’anno, ad esempio, alcuni importanti marchi della grande distribuzione inglese hanno cominciato a crederci per davvero, chiedendoci di realizzare in esclusiva dolci da vendere a loro nome, da proporre sugli scaffali accanto alle colombe a marchio Maina. Questo sta contribuendo in maniera decisiva alla crescita del 20% delle nostre esportazioni pasquali rispetto al 2017, pur restando comunque su volumi meno significativi rispetto ai dolci natalizi”.
Il crescente interesse degli stranieri per la Pasqua ‘made in Italy’ favorisce il consolidamento e l’aumento costante, anno dopo anno, del fatturato estero di Maina che nel 2017 è arrivato a pesare il 14,8% del fatturato totale, pari a circa il 16% dei volumi totali realizzati da Maina. Questi risultati fanno ben sperare per il futuro, come conferma Brandani: “Dopo molti sforzi e grazie ad azioni internazionali mirate, siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti. Maina è infatti oggi presente in 47 Paesi nel mondo e – continua Brandani – la nostra crescita oltre confine non può arrestarsi, anzi, in questi giorni abbiamo già ricevuto in azienda diversi importanti clienti esteri per definire al meglio la prossima campagna natalizia e i nuovi prodotti da far conoscere ai consumatori stranieri. Importante è stata inoltre la nostra presenza all’ISM di Colonia, la più rinomata fiera dolciaria del mondo”.
“Fino a qualche anno fa la colomba era un dolce del tutto sconosciuto al di fuori dell’Italia – spiega Marco Brandani, amministratore delegato di Maina – da un po’ di tempo però le cose stanno cambiando e quest’anno, ad esempio, alcuni importanti marchi della grande distribuzione inglese hanno cominciato a crederci per davvero, chiedendoci di realizzare in esclusiva dolci da vendere a loro nome, da proporre sugli scaffali accanto alle colombe a marchio Maina. Questo sta contribuendo in maniera decisiva alla crescita del 20% delle nostre esportazioni pasquali rispetto al 2017, pur restando comunque su volumi meno significativi rispetto ai dolci natalizi”.
Il crescente interesse degli stranieri per la Pasqua ‘made in Italy’ favorisce il consolidamento e l’aumento costante, anno dopo anno, del fatturato estero di Maina che nel 2017 è arrivato a pesare il 14,8% del fatturato totale, pari a circa il 16% dei volumi totali realizzati da Maina. Questi risultati fanno ben sperare per il futuro, come conferma Brandani: “Dopo molti sforzi e grazie ad azioni internazionali mirate, siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti. Maina è infatti oggi presente in 47 Paesi nel mondo e – continua Brandani – la nostra crescita oltre confine non può arrestarsi, anzi, in questi giorni abbiamo già ricevuto in azienda diversi importanti clienti esteri per definire al meglio la prossima campagna natalizia e i nuovi prodotti da far conoscere ai consumatori stranieri. Importante è stata inoltre la nostra presenza all’ISM di Colonia, la più rinomata fiera dolciaria del mondo”.
c.s.
FOSSANO Fossano - Maina - export - Stati Uniti - Pasqua - Colombe - Gran Bretagna - Svizzera