''Le dimissioni di Aimar? È da un anno che lavora 15 ore al giorno senza sosta, ha diritto al riposo''
Icardi spegne le polemiche sull'addio del direttore generale della Santità: ''Resterà in assessorato per costruire la nuova Azienda Zero e mi aiuterà a tenere i rapporti col ministero a Roma''"Troppo lavoro e problemi familiari". Questi i motivi dietro l'addio del direttore generale della sanita' piemontese, Fabio Aimar, secondo quanto asserito dall'assessore alla Sanità Piemontese Luigi Icardi all'agenzia Dire. "L'assessorato da svariati anni e' privato di fondi e risorse e questo rende piu' difficile il ruolo del direttore generale", risponde l'assessore alla Sanita'. Una motivazione che sembrebbe dare parzialmente ragione alle opposizioni in consiglio regionale che lamentano, tra i vari problemi della sanita' piemontese, il piano assunzioni ancora da attuare.
Dopo l'addio di Aimar un documento firmato da consiglieri Pd, 5 Stelle, Luv, lista Monviso e Moderati chiede al presidente Alberto Cirio di sostituirlo rapidamente con una figura di alto profilo scelta senza logiche di parte. "E' da un anno che Aimar lavora 15 ore al giorno senza sosta, ha diritto al riposo", continua Icardi. Aimar lascera' subito: "E' vincolato da un contratto che gli impone di restare altri 2 mesi, e mi aiutera' a scegliere il suo successore". E anche dopo: "Aimar restera' in assessorato in convenzione con l'Asl di provenienza per costruire la nuova Azienda Zero, a riguardo stiamo facendo passare una norma in consiglio che la definisca strategica. Inoltre, mi aiutera' a tenere i rapporti col ministero a Roma".
Redazione
CUNEO Luigi Icardi - Fabio Aimar