Le forze dell’ordine ora possono accedere “in diretta” alle telecamere del Comune di Cuneo
Lo annuncia l’assessore Andrea Girard, anticipando nuovi interventi: “Se vinceremo il bando potremo aumentare la videosorveglianza nel quadrilatero di corso Giolitti”Da una decina di giorni gli organi di pubblica sicurezza possono accedere direttamente alle telecamere del Comune di Cuneo, senza particolari autorizzazioni, quando ciò sia utile ad “accelerare le operazioni di verifica e monitoraggio”.
Ad annunciarlo ai consiglieri comunali è l’assessore all’Innovazione Andrea Girard, rispondendo a un’interpellanza presentata dal suo gruppo, Crescere Insieme. In tema di videosorveglianza, è in atto un bando che potrebbe garantire l’installazione di un maggior numero di “occhi elettronici” sul territorio comunale, in particolare nel quadrilatero di corso Giolitti: “La premialità per questi progetti - ha spiegato Girard - è vincolata al numero di denunce, è importante quindi che le vittime di reati li denuncino, in modo che sia più facile reperire i fondi”.
Il 4 aprile scadrà una gara da 400mila euro che prevede la collocazione di 57 telecamere di contesto e 17 telecamere di lettura targhe su corso Nizza (da piazza Europa alla Est Ovest) e parco Parri. “Saranno collocate nel modo più efficace per rendere visibili i tratti somatici delle persone che delinquono in quell’area” ha precisato l’assessore, rispondendo anche a Beppe Lauria che chiedeva chiarimenti sul malfunzionamento di alcune telecamere in corso Giolitti: “Le telecamere di corso Giolitti sono pienamente funzionanti. I malfunzionamenti evidenziati sono stati presi in considerazione e sono state sostituite telecamere in piazza Boves, in piazza della Costituzione e al Movicentro”.
Altre installazioni, grazie ai fondi PINQuA, sono previste a Confreria e nell’ex Onpi di Borgo San Giuseppe, oltre che nel quartiere Donatello in zona viale Angeli-viale Mistral: “In un quinquennio crediamo di poter rispondere a tutte le richieste delle frazioni” ha garantito Girard. Sul punto il consigliere Elio Beccaria (Crescere Insieme) aveva sollecitato attenzione, evidenziando come “in certi quartieri si stanno creando soluzioni ‘in autonomia’, come i gruppi di Whatsapp, che a volte sono utili ma possono amplificare le preoccupazioni sulla sicurezza”.
Carmelo Noto (Partito Democratico) ha ricordato che nello scorso mandato è stato approvato un regolamento per la videosorveglianza partecipata: dà la possibilità ai cittadini, in accordo col Comune, di posizionare telecamere collegate ai server della Polizia Locale. “Uno strumento concreto per dare una risposta rapida” secondo Girard. Tra chi ha manifestato interesse c’è l’Agenzia Territoriale per la Casa, che prevede di ricorrere a questo sistema in frazione Cerialdo, alla ex caserma Leutrum, in piazza Boves e in via Fossano.
Andrea Cascioli
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