Liceo del Made in Italy, Coldiretti Piemonte dice sì: "Valorizza il settore agroalimentare"
Il presidente regionale Roberto Moncalvo insieme al delegato confederale Bruno Rivarossa: "Dietro una bottiglia di vino o un cibo italiano c’è una storia, una tradizione che bisogna saper raccontare""Con il settore agroalimentare e quello del vino in particolare che rappresentano la perfetta sintesi di economia, lavoro, salute, cultura, storia e ambiente, è giusto
sostenere lo sviluppo e la valorizzazione del Made in Italy anche sul fronte scolastico con corsi di studio mirati". È quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla proposta di istituire il “liceo del made in Italy", formulata dalla premier Giorgia Meloni al Vinitaly.
“Si tratta di un settore fortemente orientato alle esportazioni sui mercati esteri dove il successo – spiegano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - dipende molto proprio dalla capacità di far conoscere in forma integrata i primati del Made in Italy. Dietro una bottiglia di vino o un cibo italiano c’è un territorio, una storia, una tradizione culturale, una abilità che bisogna sapere raccontare. Il cibo oltretutto è diventato la prima ricchezza dell’Italia per un valore di 580 miliardi di euro nel 2022 nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla crisi energetica scatenata dalla guerra in Ucraina. Il Made in Italy a tavola – conclude Coldiretti – vale oggi quasi un quarto del Pil nazionale e, dal campo alla tavola, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori. Il nostro Piemonte contribuisce ad accrescere il patrimonio agroalimentare italiano con 14 Dop, 9 igp, 19 Docg, 41 Doc”.
c.s.
CUNEO Coldiretti