"Lingua italiana in Costituzione, una minaccia per le lingue minoritarie"
L'appello dell'Assemblada Occitana Valades contro il disegno di legge costituzionale allo studio del GovernoRiceviamo e pubblichiamo.
Noi dell'Assembalada Occitana Valades denunciamo con forza la deriva sciovinistica che ha avuto inizio in Italia con la vittoria alle elezioni politiche del 25 settembre della coalizione di destra-sovranista capeggiata dal partito della Meloni (Fratelli d'Italia). Da quando il governo si è insediato la presidentessa (anche se a lei non piace esser nominata con il sostantivo femminile) del Consiglio ha usato ripetutamente la parola "nazione" in riferimento all'Italia, questo ritorno a termini sciovinisti è dal nostro punto di vista pericoloso.
Denunciamo inoltre la retorica militarista (anche se al momento solo a gesti, non supportata dai fatti) avviata dal Governo, rimarcata dall'indossare la divisa dell'Esercito Italiano nella sua visita in Kurdistan (Erbil) e in Iraq (Bagdad).
Il fatto che riteniamo più pericoloso per la lingua occitana è il disegno di legge costitiuzionale volto a inserire nella carta costiituzionale all'articolo 12 la frase "L’italiano è la lingua ufficiale della Repubblica. Tutti i cittadini hanno il dovere di conoscerla e il diritto di usarla". Come organizzazione occitanista temiamo che questa modifica alla Costituzione possa mettere a rischio tutte le conquiste, faticosamente raggiunte, dagli anni '80 in poi prima dal Mao e poi dai gruppi culturali occitanisti a tutela della lingua occitana. Visti i precedenti in Francia (che dal 1992 ha in costituzione il francese come lingua ufficiale) dove questo grimaldello viene usato contro le lingue minoritarie, temiamo in particolare per la legge 482/99, cha ha riconosciuto l'occitano, assieme ad altre 12 lingue come 'minoranza linguistica storica' possa essere posta in discussione dalla corte costituzionale ponendo definitivamente fine a oltre 20 anni di timidissimi tentativi di valorizzazione della nostra lingua autoctona.
Ci appelliamo a tutte le forze politiche e sociali presenti in nelle valli occitane affinchè ripugnino questa proposta di legge e la deriva in atto.
occorre l'unità del popolo occitano per fermare questa deriva.
Assemblada Occitana Valades
c.s.
CUNEO lettera