Maltempo, il Comune di Cuneo apre un canale per informare sulle emergenze: "Utile, ma non basta"
Le riflessioni di un lettore residente in via Basse Sant'Anna, a pochi metri dallo Stura: "Il fiume erode sempre di più l'argine, l'incuria è totale"Riceviamo e pubblichiamo.
Spett.le Redazione,
in questi giorni di intenso maltempo il Comune di Cuneo, soprattutto attraverso i canali social, ricorda ai cittadini che ha attivato un canale Whatsapp al quale è possibile iscriversi per essere informarti in caso di emergenza. Fin qui nulla da eccepire sulla bontà ed utilità dell'iniziativa.
Occorre però fare un passo indietro al maggio 2008 quando l'evento alluvionale dei giorni 29 e 30 causò ingenti danni in provincia di Cuneo alla viabilità, infrastrutture, servizi, attività produttive ed abitazioni private tra le quali quella di chi scrive. La mia abitazione si trova al fondo di via Basse Sant'Anna, nei pressi del Ponte Vassallo, nella notte tra il 29 e 30 maggio del 2008 ne fu completamente allagato il piano interrato e parte del piano terreno a seguito della piena del fiume Stura che aveva causato la tracimazione dei canali irrigui circostanti dei quali erano state incautamente lasciate aperte le chiuse da chi all'epoca era addetto alla sorveglianza.
La mia famiglia dovette lasciare per precauzione l'abitazione per alcuni giorni mentre solo grazie alla solidarietà di amici volenterosi, che ancora adesso ringrazio, l'acqua fu pompata con mezzi propri fuori dall'interrato e l'abitazione ripulita dalla melma e dal fango (nessuna istituzione ci venne in aiuto). Per quanto riguarda i danni alla mia abitazione ci fu un rimpallo di responsabilità ed ed un misero rimborso che non coprì neanche un quinto di quanto effettivamente subito.
In seguito ci furono riunioni durante le quali gli esperti spiegarono le dinamiche dei fiumi e delle ondate di piena, del perché non bisogna rimuovere tronchi e detriti dell'alveo, di come sia giusto lasciare che il letto del fiume si allarghi ed eroda sponde e terreni ecc., il tutto corredato da una bella e dotta brochure con tanto di grafici! Da allora ovviamente interventi di messa in sicurezza, almeno nella mia zona, nessuno. Da quella notte ogni qualvolta che Stura si ingrossa e soprattutto la notte si sente distintamente il suo "ruggito" si rimane in apprensione con il timore che si ripeta quanto già vissuto, se non peggio.
Proprio in questi giorni di intense precipitazioni il fiume Stura tracima a poche centinaia di metri dalle case ai numeri civici 15-17-19-21 di via Basse Sant'Anna; in alcuni punti, sulla destra orografica del torrente, l'argine è così basso ed eroso che l'acqua lo supera ed allaga i terreni circostanti; si sta altresì formando una profonda insenatura a poche decine di metri dal ponte Vassallo, dal lato opposto al polo canoistico, dove il fiume poco per volta erode sempre di più l'argine.
Siamo in pieno Parco Fluviale e l'incuria da parte di chi dovrebbe sovrintendere alla sorveglianza e manutenzione (magistrato del Po? O quale altro ente burocrate?) è totale, giusto per lavarsene "pilatescamente" le mani quando si ritiene che ci possa essere qualche pericolo il Comune di Cuneo appone all'ingresso della pista ciclabile l'ordinanza di divieto di accesso senza minimamente pensare che proprio lì a due passi dal fiume ci sono abitazioni e soprattutto persone!
Ora mi auguro che vengano presto presi provvedimenti altrimenti, a causa dell'incuria e dei cambiamenti climatici e di conseguenza eventi più frequenti e potenzialmente sempre più pericolosi, la situazione non potrà che peggiorare fino a quando prima o poi qualcosa di più grave succederà ma correre ai ripari dopo, si sa, sarà troppo tardi.
Cordiali saluti.
Valter Rossi
Redazione
CUNEO cuneo