Meno imprese in provincia di Cuneo, ma più forti
Risultati positivi nel 2023 per i servizi e le costruzioni. In sofferenza soprattutto l’agricoltura e il commercioPer il sistema imprenditoriale della provincia di Cuneo il 2023 si chiude restituendo lievi segnali di sofferenza. Nel periodo gennaio-dicembre 2023 la Camera di commercio di Cuneo registra la nascita di 3.397 nuove iniziative imprenditoriali, 50 in meno (-1,47%) rispetto all’anno precedente, e 3.462 cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio) 16 in meno (-0,6%) rispetto al 2022.
Queste dinamiche hanno consegnato un saldo negativo a fine anno di 65 unità, corrispondente a un tasso di crescita del -0,10% (-0,20% nel 2022 e +0,40% nel 2021). Lo stock di imprese a fine dicembre 2023 è pari a 65.123 sedi, mentre sono 80.784 le localizzazioni (comprensive di unità locali; erano 80.842 a fine 2022).
“Nel corso del 2023 la demografia d’impresa cuneese presenta segnali di lieve rallentamento dal punto di vista numerico anche se, in linea col trend consolidato degli ultimi anni, continua a rafforzarsi la struttura del tessuto imprenditoriale grazie alla crescita del numero delle società di capitale - afferma il presidente Mauro Gola -. Calano numericamente le società di persone e le imprese individuali, mentre le iscrizioni vengono trainate da servizi, costruzioni e turismo”.
Il tasso di crescita della provincia di Cuneo (-0,10%) risulta in controtendenza rispetto a quello regionale (+0,14%) e nazionale (+0,70%).
L’analisi dei dati dal punto di vista della forma organizzativa delle imprese conferma il rafforzamento strutturale del sistema imprenditoriale provinciale. A evidenziare una sostenuta espansione sono infatti, anche nel 2023, le società di capitale che, con un peso del 14,4% sul totale delle aziende cuneesi, registrano un tasso di crescita del +3,34%. Negativa invece la performance delle restanti forme giuridiche: le società di persone (-1,07%), seguite dalle ditte individuali (-0,53%), che costituiscono il 61,2% delle imprese provinciali, e dalle altre forme (in cui confluiscono cooperative e consorzi) con -0,93%.
Tra i settori di attività la dinamica più incoraggiante viene registrata dai servizi (+1,87%), seguiti dalle costruzioni (+1,63%), ancora trainate dai bonus edilizia e dal turismo (+0,61%). Negativi i trend esibiti dagli altri comparti provinciali. A pagare le maggiori conseguenze è l’agricoltura (-2,12%) che rappresenta il 27,9% delle imprese della Granda, seguita dal commercio (-1,06%) e dall’industria in senso stretto (-0,54%).
c.s.
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