Molino Sant’Anselmo, il Comune si arrabbia: “Da Autostrade un muro di gomma, passeremo alle vie legali”
Dal 2011 si attende invano la consegna dell’opera, prevista come compensazione per la Asti-Cuneo: è costata oltre 2 milioni ed è ancora abbandonataAdesso basta, sbotta l’assessore cuneese all’Ambiente Gianfranco Demichelis: sulla questione del molino Sant’Anselmo si andrà alle vie legali. La vicenda si trascina ormai dal 2011, anno nel quale l’opera avrebbe dovuto essere completata e consegnata all’amministrazione comunale, a titolo di compensazione per la realizzazione dell’autostrada Asti-Cuneo.
Il molino sarebbe dovuto diventare il centro visite del Parco fluviale Gesso e Stura, tanto che nel novembre 2012 era stato già allestito l’impianto multimediale. Il recupero, per il quale la società Asti Cuneo aveva previsto di spendere 2 milioni e 60mila euro, doveva portare alla realizzazione di una sala conferenze con postazioni multimediali, una foresteria in cui accogliere ospiti e una sala ristoro. Un ponticello di collegamento avrebbe reso la struttura fruibile tutto l’anno.
Cosa è successo da allora? Che la burocrazia si è messa di traverso. Il predecessore di Demichelis, Davide Dalmasso, aveva spiegato quale fosse l’intoppo rispondendo a una precedente interpellanza: “È il problema dell’IVA: sono state fatte opere per circa 2 milioni di euro e se la società scontasse l’IVA dovrebbe pagare ulteriori 400mila euro”. L’allora assessore garantiva che di lì a poco se ne sarebbe occupato in un incontro con Anas (attuale proprietaria delle infrastrutture) e Asti Cuneo: correva l’anno 2020, per la precisione il 19 febbraio. Non si sa cosa sia successo in seguito, sta di fatto che il molino è ancora lì, senza più l’impianto multimediale (smontato e trasferito, onde evitare brutte sorprese) e senza un minimo di manutenzione. Il Comune, d’altronde, non può fare sopralluoghi su un bene che non è di sua proprietà.
Ora si è tornati a parlarne a seguito di un’interpellanza di Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), che ha ricordato come proprio l’attuale assessore si fosse occupato del problema in veste di consigliere (di opposizione): “Demichelis si era interessato della questione nel 2013 per chiedere di creare uno spazio picnic nei pressi del mulino e di sollecitare la società Asti-Cuneo sui punti della convenzione non ancora messi in pratica”. Il diretto interessato conferma la sua persistente preoccupazione: “Bisogna rivedere la convenzione, riaprendo i contatti con la Asti-Cuneo e Autostrade. Il problema è che in questi anni si è tentato varie volte di stabilire i rapporti, trovandosi di fronte un muro di gomma e con evidenti difficoltà di interlocuzione: forse è venuto il momento di intraprendere iniziative attraverso l’ufficio legale”.
Tra pochi giorni, fa sapere l’assessore, saranno fatte le opportune valutazioni in una riunione con la sindaca, il segretario generale, il direttore del Parco fluviale e i responsabili dell’ufficio legale e dell’ufficio patrimonio: “Non è più il caso di telefonare chiedendo appuntamenti con dirigenti che si alternano e che ogni volta affermano di dover riprendere in mano la situazione”.
Le fotografie che abbiamo ricevuto da un lettore e che pubblichiamo - risalgono a poche settimane fa - testimoniano la necessità di recuperare un’opera promessa e poi negata alla collettività. Sperando che l’azione legale riesca lì dove anni di tentati abboccamenti non sono serviti a nulla.
Andrea Cascioli
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