Natimortalità imprese artigiane: nel secondo trimestre del 2019 saldo positivo nella Granda
Secondo l'analisi della Camera di Commercio sono nate 311 nuove attività, a fronte delle 233 cessazioniDall’analisi dei dati del Registro imprese della Camera di commercio di Cuneo emerge che al 30 giugno 2019 sono 17.489 le imprese artigiane presenti sul territorio e costituiscono il 25,9% del tessuto produttivo locale. Il dettaglio dei flussi evidenzia che nel periodo aprile-giugno 2019 sono nate, in provincia di Cuneo, 311 imprese artigiane. Dedotte le 233 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio), il saldo risulta positivo per 78 unità, dopo aver archiviato il I trimestre in sofferenza, al pari dei sette anni precedenti, in cui il numero di imprese che cessava la propria attività era superiore a quello delle realtà imprenditoriali di nuova creazione.
Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si concretizza in un tasso di crescita del +0,45% (rispetto al +0,18% dell’analogo periodo del 2018), un dato di sostanziale crescita che conferma la maggiore dinamicità del comparto artigiano rispetto al sistema imprenditoriale provinciale valutato nel suo insieme. L’andamento mostrato dal tessuto artigiano cuneese si colloca in linea con i trend registrati a livello regionale (+0,53%) e nazionale (+0,30%). “Il secondo trimestre del 2019 evidenzia un risultato finalmente positivo per il tessuto artigiano che, nell’imprenditoria provinciale, rappresenta un’azienda su quattro. La voglia di fare impresa c’è ed è un segnale importante, che ha determinato il recupero del settore in quest’ultimo periodo. – ha dichiarato il presidente Ferruccio Dardanello –. Le imprese artigiane, per loro natura di piccole e medie dimensioni, necessitano di validi supporti che permettano loro di crescere e innovarsi diventando più sfidanti. Per questo la Camera di commercio mette in campo servizi di supporto, dall’assistenza nella digitalizzazione ai servizi per l’accompagnamento all’export, dalla gestione di sportelli dedicati, quali Sportello Europa e Sportello Etichettatura, ai bandi per l’erogazione di contributi”.
Analizzando il tessuto artigiano in base alla natura giuridica delle imprese che lo costituiscono, emerge che il 74,1% delle realtà è formato da ditte individuali, il 20% da società di persone e il 5,7% da società di capitale. In termini di dinamica, si ravvisano risultati incoraggianti per le società di capitale che realizzano un tasso di crescita del +1,02%; è evidente che le forme più strutturate manifestano, anche nel II trimestre 2019, una tenuta migliore rispetto alle restanti realtà del comparto. Positiva anche la performance delle ditte individuali che segnano un tasso di crescita del +0,55%. In difficoltà le società di persone (-0,09%), mentre resta stabile il bilancio delle altre forme.
L’analisi dei dati per settore mette in luce risultati incoraggianti e positivi nei diversi ambiti, invertendo le diffuse criticità rilevate nei trimestri precedenti. Particolarmente interessanti gli incrementi registrati nei comparti in cui la componente artigiana è maggiormente presente, quali le costruzioni (+0,38%), l’industria in senso stretto (+0,40%) e gli altri servizi (+0,50%).
c.s.
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