Nei primi sei mesi del 2022 in aumento l'export piemontese
Rialzo complessivo del 18 per cento. I dati diffusi da Unioncamere PiemonteNei primi sei mesi del 2022 il valore delle esportazioni piemontesi si è attestato a 28,4 miliardi di euro, registrando complessivamente un aumento del 18,0% rispetto all’analogo periodo del 2021. Parallelamente le importazioni hanno mostrato una dinamica ancor più vivace (+ 31,8%) attestandosi a 22,6 miliardi di euro. Il saldo della bilancia commerciale, pari a 5,8 miliardi di euro, si è comunque mantenuto su livelli positivi. Lo sviluppo evidenziato sul fronte del commercio estero dal Piemonte è risultato meno intenso rispetto a quanto avvenuto a livello complessivo nazionale (+22,5%). Nel periodo gennaio-giugno 2022, l’export ha mostrato una crescita su base annua molto sostenuta e diffusa a livello territoriale: l’aumento delle esportazioni è stato particolarmente elevato per le Isole (+71,8%), intorno alla media nazionale per il Nord-ovest (+22,1%), il Centro (+21,1%) e il Nord-est (+20,5%), relativamente più contenuto per il Sud (+16,2%). Nel periodo considerato l’intensità della crescita delle esportazioni della nostra regione è risultata inferiore rispetto a quanto evidenziato da Lombardia (+22,1%), Emilia Romagna (+19,7%) e Veneto (+19,3%). Tra le principali regioni esportatrici solo la Toscana (+9,9%) ha segnato una dinamica meno intensa. Il Piemonte si è tuttavia confermato, la quarta regione esportatrice, con una quota del 9,3% delle esportazioni complessive nazionali (incidenza inferiore rispetto a quella del 9,6% del I semestre 2021, ma analoga rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2020).
“In questo primo semestre dell’anno, il Piemonte si conferma la quarta regione esportatrice italiana: le nostre merci hanno conquistato molti Paesi Ue ed extra-Ue e sono positive le performance di tutte le province e di tutti i principali settori economici. Ma non ci possiamo accontentare di questi risultati, soprattutto in vista dell’inverno alle porte e dell’aumento delle bollette di luce e gas, oltre che al rincaro dei costi per le materie prime e per i trasporti. L’aumento dei costi dell’energia sta portando gravi conseguenze soprattutto a quelle aziende che, per loro natura, sono fortemente energivore: compito delle istituzioni, a più livelli, è intervenire con urgenza su questo tema, evitando il rischio di blocco delle produzioni” ha commentato Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte.
La crescita delle vendite oltre confine evidenziata nel I semestre del 2022 ha riguardato tutti i principali settori, sebbene con intensità differenti.
I mezzi di trasporto, principale comparto delle vendite all’estero della regione con una quota sul totale delle esportazioni piemontesi del 21,0%, hanno segnato un incremento del 26,7% del valore esportato, frutto di una crescita decisamente elevata dell’export di autoveicoli (+37,6%) e di un incremento meno intenso di quello della componentistica autoveicolare (+5,0%). Tra gli altri mezzi di trasporto una performance positiva ha contraddistinto la nautica e l’aerospazio, mentre una flessione è stata registrata dal ferrotranviario. La meccanica, secondo settore per l’export piemontese, registra un +9,0% sul I semestre 2021. In crescita a doppia cifra il comparto alimentare (+18,1), così come quello dei metalli (+25,0%), la chimica (+30,1%) e il tessile e abbigliamento (+28,7%). Sostanzialmente stabili rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente le vendite all’estero di prodotti della gomma plastica (+0,4%).
Per quanto riguarda i mercati di sbocco, nel I semestre 2022 il bacino dell’Ue-27 ha attratto il 56,5% dell’export regionale, mentre il 43,5% si è diretto verso i mercati Extra Ue-27 (Gran Bretagna compresa). Complessivamente le esportazioni verso i mercati comunitari sono cresciute del 17,5% rispetto al I semestre del 2021. La Francia, primo partner commerciale della regione con una quota del 14,1%, ha incrementato l’acquisto di merci piemontesi del 16,9%, la Germania, secondo Paese per importanza per l’export piemontese, ha registrato una crescita (15,9%) di poco inferiore. Le vendite di prodotti piemontesi in Spagna sono aumentate del 16,3% rispetto ai primi sei mesi del 2021, mentre il mercato polacco ha evidenziato un incremento inferiore al 5%. Particolarmente intense appaiono le performance segnate dal Belgio (+23,8%) e dai Paesi Bassi (+34,6%) e una crescita a doppia cifra del 17,1% caratterizza sia la Repubblica Ceca che l’Austria.
L’incremento delle esportazioni verso i mercati extra Ue-27 è stato del 18,7% rispetto al periodo gennaio-giugno 2021. Gli Usa si confermano il primo mercato extra Ue-27 della regione e segnano una crescita delle esportazioni del 13,2%. Le vendite nel Regno Unito aumentano del 17,9% e quelle verso la Svizzera del 21,0%. Ridotta la dinamica evidenziata con la Cina (+1,0%), mentre appare più vivace quella con la Turchia (+27,4%) e il Brasile (+6,3%). L’export verso la Russia si riduce del 32,8% rispetto ai primi sei mesi del 2021 e pesa solo lo 0,9% del totale delle esportazioni piemontesi (il peso era del 1,6% un anno fa). A livello territoriale, infine, si registrano risultati positivi per tutte le realtà provinciali. Biella (+33,1%) e Verbania (+28,1%) segnano gli incrementi più elevati, seguite da Torino (+23,3%) e Novara (+21,6%). Alessandria (+17,5%) si attesta su un dato in linea con quello regionale, mentre risultano al di sotto della media piemontese le crescite delle vendite oltre confine delle aziende di Vercelli (+10,9%), Asti (+9,5%) e Cuneo (+6,0%).
c.s.
CUNEO export