Nei primi tre mesi del 2018 le esportazioni delle imprese cuneesi salite del 4,3%
I dati relativi al Piemonte forniti da Unioncamere. Ferruccio Dardanello: 'Aprirsi al mondo è l’unica strada che possiedono le nostre imprese'Nei primi tre mesi del 2018 il valore delle esportazioni piemontesi di merci ha raggiunto gli 11,9 miliardi di euro, registrando una crescita del 1,2% rispetto al dato del I trimestre 2017. Nello stesso periodo, il valore delle importazioni di merci è aumentato dello 0,5%, raggiungendo quota 8,5 miliardi di euro. Il saldo della bilancia commerciale si è confermato positivo, risultando pari a 3,4 miliardi di euro, in lieve crescita rispetto ai 3,3 miliardi di euro del I trimestre 2017.
La performance manifestata dalle esportazioni regionali è apparsa meno brillante rispetto a quella riscontrata a livello complessivo nazionale, realtà per la quale il valore delle esportazioni ha segnato una crescita del 3,3% rispetto al periodo gennaio-marzo 2017.
La dinamica tendenziale dell’export nazionale nei primi tre mesi dell’anno si mostra ampia per Nord-ovest (+5,3%), Nord-est (+4,0%), Mezzogiorno (+3,9%) e Isole (+3,3%) e solo lievemente positiva per il Centro (+0,5%).
Il Piemonte si conferma, la quarta regione esportatrice, con una quota del 10,6% delle esportazioni complessive nazionali (incidenza in calo rispetto al 10,8% dello stesso periodo del 2017). A differenza di quanto avvenuto negli scorsi trimestri, nei primi tre mesi del 2018 tra le principali regioni esportatrici il Piemonte è stata quella che ha manifestato la dinamica più debole. L’export della Lombardia è aumentato dell’7,9%, quello dell’Emilia Romagna ha segnato un +4,6% e le vendite oltre confine del Veneto hanno vissuto una espansione del 4,1%.
“Aprirsi al mondo è l’unica strada che possiedono le nostre imprese, il cui alto valore in termini di qualità produttiva ci viene da sempre riconosciuto a livello internazionale, per essere più competitive e performanti. Le istituzioni, in questo quadro economico, hanno il dovere di sostenere le iniziative imprenditoriali di accompagnamento all’internazionalizzazione non solo pensando a politiche di sburocratizzazione, digitalizzazione e occupazione, ma soprattutto sostenendo progetti infrastrutturali efficaci e moderni. La linea ad alta velocità Torino-Lione è fondamentale e permetterà alle nostre merci di essere protagoniste prima di tutto in Francia, nostro primo mercato di riferimento, e poi in tutta Europa. È di queste ore l’ok alla linea ad alta velocità Praga-Dresda: i Paesi europei, con visione del futuro, hanno capito che da qui passa lo sviluppo dei nostri territori. Noi non possiamo essere da meno”, commenta Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte.
Il I trimestre del 2018 ha visto andamenti differenziati a seconda dei settori di specializzazione delle esportazioni piemontesi. Il comparto dei mezzi di trasporto, che genera oltre un quarto delle vendite all’estero della regione e che era stato protagonista della crescita del I trimestre 2017, ha evidenziato una battuta d’arresto di particolare intensità (-10,4%), dovuta principalmente ad una flessione delle esportazioni di autoveicoli (-19,4%). Il trend evidenziato dalla componentistica autoveicolare è stato positivo(+2,4%), mentre sono risultate in calo le esportazioni di aeromobili (-13,2%) e di prodotti del ferro tranviario e della nautica. Gli altri comparti di specializzazione delle esportazioni piemontesi hanno mostrato variazioni tendenziali positive. In particolare la meccanica, secondo comparto delle export piemontese, è cresciuta a un ritmo del +4,0%. L’alimentare, terzo settore con un peso di poco inferiore al 10%, ha realizzato una crescita dell’7,1% rispetto allo stesso periodo del 2017. In positivo anche l’export della gomma plastica (+7,2%) dei metalli (+1,8%) del tessile (+4,7%) e della chimica (+8,1%).
Per quanto riguarda i mercati di sbocco, nel I trimestre 2018 il bacino dell’Ue 28 ha attratto il 58,9% dell’export regionale mentre il 41,1% si è diretto verso mercati extra-Ue 28.
Complessivamente le esportazioni verso i mercati comunitari sono cresciute del 2,5% rispetto al I trimestre del 2017. Nei primi tre mesi del 2018 i più importanti mercati dell’area per le merci piemontesi si confermano quello tedesco e quello francese, entrambi con una quota dell’export regionale del’13,7%. La Germania ha evidenziato un andamento sostanzialmente piatto (+0,6%), mentre più rilevante è apparso l’incremento dell’export verso la Francia (+5,1%). Variazioni positive sono state registrate anche per il Regno Unito (+5,9%), Belgio (+1,3%), Paesi Bassi (+7,0%), Austria (+6,8%) e Repubblica Ceca (+5,7%). In calo, invece le esportazioni verso Spagna (-1,3%), Polonia (-3,7%) e Romania (-1,5%)
Le esportazioni verso i Paesi extra-Ue 28 hanno registrato una lieve flessione (-0,6%) a causa del calo delle vendite dirette in Svizzera (-1,5%), in Cina (-14,6%) ed in Turchia (-8,3%). Buone performance sono state invece registrate sul mercato statunitense (+8,1%), quello brasiliano (+24,5%), messicano (4,5%) e russo (8,7%).
A livello territoriale, ad eccezione del capoluogo regionale (-11,0%) penalizzato dall’andamento dei mezzi di trasporto, si evidenziano crescite più o meno intense per tutte le province. Asti registra un’espansione eccezionale delle vendite oltre confine (+83,7%), spiegata da forte crescita della metalmeccanica e del comparto alimentare. Si rilevano performance superiori alle media regionale anche per tutte le altre realtà territoriali. Le esportazioni di Alessandria mostrano un incremento dell’11,1%, seguite dal vercellese con un aumento del 10,6%. A Biella le esportazioni mostrano una crescita dell’8,0% rispetto all’analogo periodo del 2017. Incrementi intorno ai 4 punti percentuali caratterizzano, infine, le esportazioni di Cuneo (+4,3%), Novara (+4,1%) e Verbania (+4,1%).
c.s.
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