Nel 2024 in provincia di Cuneo sono diminuite le imprese guidate da under 35
Il calo a livello provinciale è comunque più contenuto di quello registrato su scala regionale e nazionaleA fine 2024 le imprese giovanili iscritte nel Registro imprese della Camera di commercio di Cuneo sono 5.900 e rappresentano il 9,1% delle attività aventi sede legale sul territorio provinciale e il 16,2% delle 36.530 realtà guidate da giovani registrate in Piemonte. Nel 98,1% dei casi si tratta di microimprese, ovvero aziende con un numero di dipendenti inferiore alle dieci unità. Questa elevata percentuale avalla il concetto che il sottodimensionamento sia ancora più diffuso tra le imprese giovanili. Nel Cuneese a fine 2024 le imprese giovanili hanno registrato una flessione dell’1,5% e, seppur negativa, migliore rispetto a quella piemontese e nazionale che si attestano rispettivamente a -2,6% e -3,6%.
Quanto alla rappresentatività, l’imprenditoria giovanile vede una buona presenza femminile (27,5%) e straniera (18,2%). Nell’ultimo decennio la componente giovanile ha contribuito alla riduzione della base imprenditoriale provinciale. Rispetto a fine 2014, infatti, il Registro Imprese dell’ente camerale cuneese segnala la presenza di oltre 1.000 imprese in meno guidate da under 35.
"La flessione nell’ultimo anno delle imprese giovanili è un punto su cui riflettere in un momento storico, come quello attuale, in cui il sistema imprenditoriale è chiamato ad affrontare sfide complicate - afferma il presidente della Camera di commercio di Cuneo Luca Crosetto - . Al risultato ha di certo contribuito il passaggio, di molti di loro, alla fascia d’età over 35, e rispetto a dieci anni fa il numero delle imprese giovanili cuneesi è calato del 14,6%. È una riduzione che, pur nettamente inferiore a quella piemontese e nazionale, è comunque significativa e testimonia il forte impatto del tema demografico sul sistema imprenditoriale. L’importanza della presenza dei giovani nell’attività d’impresa risiede nel fatto che essi rappresentano il futuro, vantano una formazione tecnologica migliore e un approccio al digitale più spiccato, fattori che garantiscono una maggiore apertura nei confronti dell'innovazione".
L’analisi per settori evidenzia come il primo comparto per numerosità sia quello degli altri servizi (servizi di supporto alle imprese, attività professionali, scientifiche, tecniche, altri servizi, ecc.) che pesa per il 30,3% delle imprese giovanili del Cuneese. Seguono agricoltura (21,5%), commercio (16,9%) e costruzioni (15,0%). La distribuzione settoriale dell’imprenditorialità under 35 evidenzia alcune differenze rispetto alla base produttiva provinciale che vede nell’agricoltura il primo settore di attività con una quota del 26,9%, seguito da altri servizi (25,0%), commercio (16,7%) e costruzioni (13,9%).
Dall’analisi per classe di natura giuridica si osservano alcune peculiarità rispetto al sistema imprenditoriale considerato nel suo insieme. Tra le imprese giovanili cuneesi le ditte individuali rappresentano la forma giuridica più diffusa con una percentuale superiore a quella rilevata nell’universo imprenditoriale cuneese (l’81,6% a fronte del 60,5%). Minore è, di conseguenza, l’incidenza delle altre tipologie organizzative: le società di persone sono il 9,6% (il 21,6% per il totale delle imprese), le società di capitale il 7,7% (il 15,7% per il totale delle imprese). Da segnalare, infine, che la voce altre forme giuridiche, in cui trovano spazio le cooperative e i consorzi, pesa per l’1,1% del totale complessivo.
c.s.

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