"Nel carcere di Cuneo si è consumato un gravissimo attacco allo Stato"
La presa di posizione dei vertici del Sindacato Autonomi di Polizia Penitenziaria dopo i fatti di lunedì“Quel che è avvenuto nei giorni scorsi nel carcere di Cuneo è semplicemente incredibile ed inaccettabile: lo Stato non può più assistere passivamente al degrado ed alla violenze di una frangia di detenuti che pensa e crede di poter fare, nella detenzione, quel che vuole”. È senza appello l’atto di accusa del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria alle violenze ed alle devastazioni che si sono consumate lunedì nella Casa circondariale di Cuneo. E, nel pomeriggio di oggi, il segretario generale del SAPPE Donato Capece incontrerà a Roma, presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, in due incontri distinti, il vice Capo del DAP Lina di Domenico ed il Dirigente Generale del Personale Massimo Parisi proprio per sollecitare urgenti provvedimenti per la realtà penitenziaria della Granda e di Cuneo in particolare. “Nel penitenziario di via Roncata si è consumato un gravissimo attacco allo Stato ed a chi lo rappresenta in carcere”, denuncia Vicente Santilli, segretario per il Piemonte: “Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali e della Nazione: siamo in balia di questi facinorosi, convinti di essere in un albergo dove possono fare quel che non vogliono e non in un carcere! Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle Istituzioni”.
Oltre agli incontri ministeriali odierni, il SAPPE si rivolge anche e soprattutto al Sottosegretario alla Giustizia, il piemontese Delmastro Delle Vedove, sollecitando provvedimenti urgenti: “Il SAPPE esprime la vicinanza alle donne e agli uomini del carcere di Cuneo. - sottolinea il segretario generale SAPPE Donato Capece - Siamo davvero alla frutta: i detenuti rimangono impuniti rispetto alla loro condotta violenta e fanno quello che si sentono fare, senza temere alcuna conseguenza. Urgono contromisure per prevenire gli atti violenti ai danni dei poliziotti: lo stato comatoso dei penitenziari non favorisce il trattamento verso altri utenti rispettosi delle regole né tantomeno la sicurezza”. Il leader nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria rinnova “un appello forte e chiaro alle istituzioni chiedendo l'immediato intervento del Sottosegretario alla Giustizia, il piemontese Delmastro Delle Vedove. Il primo sindacato della Polizia Penitenziaria sottolinea la necessità di adottare misure più severe nei confronti dei detenuti violenti reputando che soggetti come questi non meritino alcun tipo di beneficio. È necessario applicare l'art. 14 bis dell'Ordinamento Penitenziario e fornire al personale strumento adeguato alla propria difesa: dateci in dotazione il Taser, senza perdere altro prezioso tempo”.
c.s.
CUNEO cuneo