Nella Granda l'export traina la ripresa: +12,8 per cento nel secondo trimestre del 2021
Netta crescita rispetto all'analogo periodo del 2020. Il presidente della Camera di Commercio Mauro Gola: "Si rafforzano i segnali di rilancio"La produzione industriale in provincia di Cuneo nel II trimestre 2021 è salita del 12,8% rispetto all’analogo periodo del 2020, a fronte del +25,1% medio regionale e di incrementi più elevati nelle altre province piemontesi ad eccezione di Asti (+10,7%). Questo è il positivo quadro che emerge dalla 199ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” condotta, nel mese di luglio 2021, su dati del periodo aprile-giugno 2021, da Unioncamere Piemonte, in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione ha coinvolto 1.833 imprese industriali piemontesi, di cui 246 cuneesi per un totale di 11.080 addetti e un valore di quasi 3,5 miliardi di euro di fatturato.
Nel II trimestre 2021 il rilancio dell’output si associa ai valori positivi di tutti gli indicatori congiunturali. Accanto ad una crescita del fatturato totale del 15,9% e ad ordini interni che registrano il +12,4%, si presenta molto positiva la dinamica sui mercati esteri: +20,6% per il fatturato e +27,6% per gli ordinativi. Il grado di utilizzo degli impianti si attesta al 67,9%.
“Si rafforzano i segnali di rilancio della nostra economia - sottolinea il presidente camerale Mauro Gola - grazie alla ripresa del mercato interno e, soprattutto, alle commesse estere che hanno portato l’export cuneese a raggiungere il record assoluto nei primi sei mesi di quest’anno, con valori complessivi mai toccati in precedenza. Il miglioramento della fiducia tra le imprese si accompagna all’aumento degli investimenti, anche se permangono criticità legate ai rincari delle materie prime e alle difficoltà nel loro approvvigionamento”.
Nel II trimestre 2021 la produzione in tutti i comparti mostra un segno positivo, in particolare le altre industrie manifatturiere (+17,1%), seguite da metalmeccanica con il +16,0% e tessile-abbigliamento-calzature con il +9,4%, mentre l’alimentare, che aveva sofferto meno degli altri comparti nel 2020, registra una crescita più contenuta (+7,3%).
Analizzando i dati per classe di addetti emerge come, in termini di output prodotto, tutte le imprese abbiano riportato un incremento, ma con risultati più positivi al crescere della dimensione aziendale. La variazione tendenziale della produzione industriale registra, infatti, il +6,7% per le micro imprese (0-9 addetti), il +11% per le piccole imprese (10-49 addetti), il +16,6% per le medie imprese (50-249 addetti) e il +25,1% per le realtà di maggiori dimensioni (oltre 250 addetti).
c.s.
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