Nella Granda la superficie boschiva cresciuta di mille ettari all'anno dal 2000
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo testo unico per la gestione delle foreste: la soddisfazione di Coldiretti CuneoA livello regionale, la provincia di Cuneo si pone al primo posto per superficie forestale: dal secondo dopoguerra, la superficie boscata è quasi raddoppiata, a seguito della colonizzazione spontanea di terre abbandonate ed in minima parte per il rimboschimento artificiale. I boschi coprono 258369 ettari, le altre superfici forestali 2.573 ettari e l’arboricoltura da legno 7.439 ettari per un totale di superficie forestale pari a 268.369 ettari. Dal 2000 al 2016 per i soli boschi si è registrato un incremento di 16.083 ettari (6.6%).
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Testo unico in materia di foreste, un decreto nato con l’obiettivo di armonizzare la normativa nazionale in materia di foreste e filiere forestali, e formulare chiari indirizzi nazionali di riferimento su programmazione, pianificazione, tutela e gestione attiva del patrimonio forestale nazionale.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Testo unico in materia di foreste, un decreto nato con l’obiettivo di armonizzare la normativa nazionale in materia di foreste e filiere forestali, e formulare chiari indirizzi nazionali di riferimento su programmazione, pianificazione, tutela e gestione attiva del patrimonio forestale nazionale.
Il Testo Unico Forestale riconosce il patrimonio forestale nazionale, che ammonta a 11,8milioni di ettari pari al 39% del territorio nazionale, come parte del capitale naturale nazionale e come bene di interesse pubblico, e al contempo promuove la gestione forestale sostenibile. “Ben venga l’approvazione del Testo Unico – commentano Bruno Rivarossa e Tino Arosio di Coldiretti Cuneo - che va a riconoscere che solo i boschi gestiti correttamente assolvono al meglio a funzioni importanti per la società, come la prevenzione dagli incendi, dalle frane e da alluvioni. I boschi, se valorizzati con pratiche di gestione sostenibile, possono rappresentare un fondamentale strumento di investimento nella crescita dell’indotto produttivo ad esso collegato, garantendo così lo sviluppo socio-economico delle aree marginali, rurali e di montagna. Dopo l’entrata in vigore dei decreti attuativi del Testo Unico, ci saranno tutte le condizioni per trasformare i rischi in grandi opportunità per la ripresa di un Paese che ha fatto della sostenibilità un valore aggiunto del Made in Italy”.
r.c.
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