"Nelle campagne cuneesi servono 10 mila lavoratori, serve un nuovo Decreto Flussi"
Lo affermano i vertici provinciali di Coldiretti: "La mancanza di manodopera lo scorso anno ha duramente colpito la nostra agricoltura""Con l’approssimarsi dell’estate c’è bisogno di 10 mila lavoratori nelle campagne cuneesi per colmare la mancanza di manodopera che lo scorso anno ha duramente colpito la nostra agricoltura, frutticoltura in particolare". È quanto afferma Coldiretti Cuneo ricordando che servono figure specializzate come raccoglitori per la frutta e la vendemmia, trattoristi, serricoltori, potatori e tecnici dell’agricoltura 4.0 per guidare droni, leggere i dati metereologici ed utilizzare gli strumenti informatici.
“Si tratta di un fabbisogno da colmare con un Decreto Flussi aggiuntivo”, dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada, che sottolinea: “È importante anche il nuovo sistema di prestazioni occasionali introdotto nella Manovra dal Governo e sostenuto dalla Coldiretti, che porta una rilevante semplificazione burocratica per facilitare l’avvicinamento dei cittadini italiani al settore agricolo”.
Potranno accedervi – spiega Coldiretti Cuneo – pensionati, studenti, disoccupati, percettori di Naspi, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all’esterno; al lavoratore saranno inoltre garantite le stesse tutele (contrattuali, previdenziali, assistenziali, ecc.) previste per gli occupati a tempo determinato.
“L’auspicio è che non si ripetano più situazioni disastrose come quella che gli agricoltori cuneesi, frutticoltori in particolare, hanno vissuto nella scorsa annata, alle prese con una carenza sempre più strutturale di manodopera qualificata”, evidenzia il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.
Nel 2022 – spiega Coldiretti Cuneo – una serie di impedimenti burocratici hanno prima rallentato pesantemente il rilascio dei nullaosta dei lavoratori stagionali extracomunitari e poi tagliato del 32% le quote assegnate alla Provincia di Cuneo con il Decreto Flussi a pochi giorni dall’inizio delle raccolte estive, pur in presenza di un numero ben superiore di istanze.
Redazione
CUNEO Coldiretti