Nominato il nuovo commissario per il tunnel di Tenda: è un ingegnere dell'Anas di 56 anni
Confermata la scelta di Nicola Prisco, oggi direttore della struttura territoriale della Lombardia. Era in attesa da gennaioSono 29 i commissari straordinari nominati per gestire 57 opere pubbliche "da tempo bloccate a causa di ritardi legati alle fasi progettuali ed esecutive e alla complessità delle procedure amministrative”. Tra questi anche il nuovo commissario per il tunnel di Tenda Nicola Prisco, ingegnere di 56 anni oggi a capo della struttura territoriale della Lombardia. Era in attesa della nomina da gennaio.
Prisco ha ricoperto diversi ruoli nell’ente strade. In passato stato responsabile ad interim della struttura territoriale della Liguria e a capo del coordinamento territoriale Area Tirrenica. Per lui esperienze di vertice anche in Veneto. Laureato in ingegneria civile, prima di entrare in Anas aveva lavorato presso un’impresa di costruzioni nel Padovano. È stato membro del Comitato Tecnico Italiano “Ponti stradali e strutture relative” dal 2004 al 2007. Ha fatto anche parte del Comitato Tecnico “Ponti stradali” dal 2008 al 2011. In passato ha partecipato a svariati convegni e seminari su argomenti di competenza.
I Commissari straordinari, cui spetta ogni decisione per l'avvio o per la prosecuzione dei lavori, provvedono all'eventuale rielaborazione e approvazione dei progetti non ancora appaltati, insieme ai Provveditorati interregionali alle opere pubbliche e mediante specifici protocolli per l'applicazione delle migliori pratiche. È previsto che l'approvazione dei progetti da parte dei Commissari, d'intesa con i Presidenti delle regioni territorialmente competenti, sostituisca a effetto di legge ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per l'avvio o la prosecuzione dei lavori, salvo che per quelli relativi alla tutela ambientale e dei beni culturali e paesaggistici, per i quali è definita una specifica disciplina.
Per l'esecuzione degli interventi, i Commissari straordinari possono assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante e operano in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, fatto salvo il rispetto di una serie di principi e di disposizioni, tra cui quelli relativi all’aggiudicazione e l’esecuzione di appalti e concessioni, alla sostenibilità energetica e ambientale, al conflitto di interesse. Inoltre, un ulteriore limite è quello relativo alle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione e del subappalto.
Redazione
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