Nuova polemica animalista: presa di mira la Fiera del Cappone di Morozzo
Attaccata l'oasi Lipu di Crava Morozzo per un presunto patrocinio all'evento del prossimo weekend, ma la smentita è arrivata a stretto giro di postaNel prossimo weekend si avrà luogo a Morozzo l'antica Fiera del Cappone, tradizionale evento del comune situato alla confluenza tra Pesio e Brobbrio . Le origini della manifestazione risalgono al periodo del passaggio in Italia di Napoleone, quando i mezzadri portavano in dono per Natale una coppia di capponi ai proprietari dei terreni da loro coltivati. La prima edizione della fiera così come la conosciamo oggi risale al periodo sucessivo alla Prima Guerra Mondiale. Per quasi un secolo la kermesse si è svolta senza problemi, ma si sa, ai giorni nostri sono molteplici le associazioni che hanno sviluppato una sensibilità particolare nei confronti degli animali. La polemica è partita ancora una volta da Paola Re, una militante animalista alessandrina molto attiva in tutto il nord Italia, provincia di Cuneo compresa. Nei giorni scorsi la Re era già stata protagonista di una discussa provocazione sulla nostra testata on-line, in quanto aveva criticato il sostegno della società rugbistica Saluzzo NWR a un'iniziativa benefica rea, a suo dire, di 'sfruttare' delle galline.
La donna ha deciso di sferrare un altro attacco a mezzo stampa, inviando una missiva alle istituzioni della provincia di Cuneo che hanno dato il patrocinio alla Fiera del Cappone, definendo la manifestazione una 'Fiera della schiavitù' e accusando in particolare l'oasi Lipu di Crava Morozzo di aver patrocinato l'evento per 'rendere il favore' al comitato organizzatore, in quanto sul sito web della manifestazione viene pubblicizzata l'Oasi: “Secondo il costume del 'do ut des' ecco pronto il patrocinio'” ha accusato la Re.
Sul tema è giunto in redazione anche il commento dell'associazione toscana 'Gabbie vuote': “Restiamo allibiti per il patrocinio dato dalla Lega italiana protezione uccelli alla Fiera del Cappone perché, nonostante sia un pollo maschio castrato, fa pur sempre parte della classe degli uccelli – ha detto la presidente Mariangela Corrieri - Purtroppo lo si fa rientrare nella categoria degli invisibili, merce e non vita, che neppure gli esperti protezionisti riescono a identificare come un uccello“.
La replica della Riserva naturale Crava Morozzo è arrivata a stretto giro di posta tramite la dottoressa Daniela Marchegiani, responsabile dell'Oasi, smentendo il patrocinio alla Fiera del Cappone. Ecco il testo della mail indirizzata all'associazione 'Gabbie Vuote': “Né la Lipu, né l'Oasi/Riserva Crava Morozzo gestita dalla Lipu hanno concesso il patrocinio all'iniziativa da lei citata. Non solo: la Lipu non vi prenderà parte, con un proprio stand o altro, pur invitata e richiesta nella partecipazione. Quanto al logo della Riserva, che è il medesimo del sistema di Parchi e aree protette della Regione Piemonte, questo è gestito dal Parco, che ha deciso di apporlo sui materiali a prescindere dalla nostra sostanziale adesione all'evento”.
La Marchegiani ha poi spiegato la 'mission' della Lega per la protezione degli uccelli: “La Lipu si occupa di conservazione della biodiversità e in particolare degli uccelli selvatici e dei loro habitat. Ciò non toglie che nell'associazione, a tutti i livelli, ci siano sensibilità verso i temi del vegetarianesimo, del veganismo e dei diritti degli animali. E' anche a questo che pensiamo, pur nel rispetto della missione specifica dell'associazione, quando dobbiamo operare, come in questo caso, le nostre scelte”.
Data notizia della controversia, informiamo i 'carnivori' che la tradizionale “Fiera del Cappone” avrà luogo in piazza Barbero, a Morozzo, domenica 17 (orario 8 – 16.30) e lunedì 18 (7-13). Qui il programma.
Samuele Mattio
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