Nuovo ospedale, Bongiovanni scrive a Tranchida: "Non spenda inutilmente altre risorse pubbliche"
Il capogruppo di Cuneo Mia scrive al commissario portando l'esempio del rapporto tra l'advisor Ernest&Young e la Città della Salute di Torino: "Costi raddoppiati e i risultati languono"“Non perda altro tempo. Non spenda inutilmente altre risorse pubbliche. Adotti una delibera con la quale dichiara che la proposta non ha i profili tecnici ed economico-finanziari per essere accolta”. È l’invito che Claudio Bongiovanni, capogruppo di Cuneo Mia in Consiglio comunale, rivolge a Livio Tranchida, commissario del “Santa Croce”. Il tema è lo stesso dibattuto negli ultimi mesi: la questione del nuovo ospedale, con la proposta di partenariato pubblico privato avanzata dalla società INC del Gruppo Dogliani per la realizzazione della nuova struttura a Confreria, nell'area del Carle. Una proposta di finanziamento alla quale Cuneo Mia, insieme a Indipendenti e Cuneo per i Beni Comuni, si è opposta fin dall’inizio.
Nell’ultima lettera inviata a Tranchida, Bongiovanni pone l’attenzione su quanto avvenuto a Torino, dove l’azienda ospedaliera universitaria “Città della Salute e della Scienza” (con prestazioni estese anche all’ospedale Maggiore della Carità di Novara) ha affidato a Ernest&Young i servizi di advisory per una procedura di partenariato pubblico privato analoga a quella proposta per il “Santa Croce” (l’azienda ospedaliera cuneese ha pubblicato a ottobre l’avviso per l'affidamento del servizio di assistenza finanziaria, tecnica e legale nell'ambito della proposta di partenariato pubblico privato).
“Le due gare per l’aggiudicazione delle concessioni di PPP risalgono ai primi mesi del 2019 e pur essendo trascorso un tempo molto lungo sono messe male”, scrive Bongiovanni nella lettera inviata al commissario: “Il costo dell’incarico conferito ad E&Y è raddoppiato, ma i risultati languono. Per quella di Torino l’azienda ospedaliera universitaria, stazione appaltante, ha gettato la spugna: la Regione Piemonte, insieme al Comune di Torino, dopo quasi cinque anni, ha chiesto al Governo centrale la nomina di un Commissario straordinario incaricato di portare a termine la gara".
“Lei si prepara - prosegue il capogruppo di Cuneo Mia - a spendere 100 mila euro, che si aggiungeranno a quelli spesi da chi l’ha preceduta, per avere supporto in ordine alla valutazione della proposta di PPP presentata ormai 17 mesi fa dalla Società INC. A Torino si sono mossi su una scala diversa, qui i costi hanno già superato il milione di euro, almeno per la parte monitorata, senza che si sia ancora conclusa la Fase 1 e con l’entrata in scena del commissario. Il timore è che al ‘Santa Croce’ finisca allo stesso modo: soldi buttati e tempo trascorso inutilmente, con la variante che a Cuneo il commissario c’è già ed è lei”.
Per Bongiovanni - come già detto e ribadito nei mesi scorsi - “la proposta di PPP non è sostenibile, in relazione ai ricavi dell’azienda ospedaliera”: “L’assessore Icardi, come gli è successo ancora pochi giorni fa a Cuneo, mostra di avere un conflitto non risolto con i numeri, con le somme e le divisioni". “Per certo avrà già verificato matematicamente l’insostenibilità della proposta di PPP. Così come per certo lei sa che esistono altre soluzioni applicabili le quali hanno costi inferiori”, chiude Bongiovanni rivolgendosi a Tranchida.
a.d.
CUNEO cuneo