Nuovo ospedale, ''Carle unico sito che potrà consentire di mantenere l’eccellenza sanitaria a Cuneo''
I consiglieri comunali Enrici e Risso hanno consegnato ai tecnici e alla Fondazione lo studio da loro commissionato su ConfreriaI consiglieri comunali di Cuneo Silvano Enrici e Maria Laura Risso hanno consegnato in questi giorni alla Fondazione Nuovo Ospedale e ai tecnici dell’amministrazione ospedaliera lo studio da loro commissionato nei mesi scorsi per evidenziare le possibilità di costruire il nuovo ospedale unico a Confreria, sul sito del Carle.
“Oltre a rispettare integralmente il piano regolatore, vi è una grandissima possibilità di edificare - spiegano i due -: Il lavoro si attiene rigorosamente ai vincoli esistenti , sia idrogeologici che architettonici e ambientali, evidenziati ed emersi proprio dall’attività propedeutica al masterplan, svolta nel 2011 dai tecnici dell’amministrazione dell’ospedale e da una professionista incaricata anche in questi giorni, con altri due colleghi, di valutare la scelta del sito, l’architetto Elena Airaldi. Il fabbricato dell’attuale Carle, poiché vincolato, non viene interessato dai lavori, di conseguenza i cantieri possono essere avviati in tempi brevissimi”.
“Oltre a questo si evidenzia la possibilità di un pronto soccorso ampio e attiguo all’eliporto già esistente - continuano Enrici e Risso -. Infine in epoca di Covid 19, i vari reparti potranno essere progettati con modalità di prevenzione , con entrate e uscite separate, ed attorno spazi verdi accessibili e fruibili, parcheggi sotterranei fino a due piani per ospiti e personale, collegamenti già esistenti con l’autostrada, come ultimo una possibilità ulteriore nel tempo di ampliamento futuro”. “Mettiamo a disposizione non una suggestione - riferimento non troppo velato al progetto dell’architetto Bodino sul Santa Croce n.d.r. -, ma un lavoro serio con dati certi e verificabili utile per abbreviare i tempi e non perdere di conseguenza i finanziamenti europei previsti sulla sanità, per permettere di costruire un Ospedale che risponda alle esigenze non solo della città, ma di tutto il territorio Cuneese”.
“Riteniamo questo sito l’unico che potrà mantenere un’eccellenza sanitaria a Cuneo, poiché la nuova nuova cubatura prevista sarà di 225.000 metri cubi ampliabile fino a 320.000 metri cubi. Per sgombrare il campo da equivoci i padiglioni raffigurati non sono vincolanti, ma dimostrano un’effettiva cubatura potenziale. Saranno i professionisti della sanità a decidere la forma e l’edificazione. Riteniamo questa una risposta che permetterà non solo ora, ma anche in futuro di avere una struttura al passo con i tempi”, spiegano.
“Se si dimostrerà e parliamo specificamente delle cubature e dei servizi che offre l’area del Carle, peraltro previste dalle linee guida per i nuovi ospedali, esse potranno essere individuate anche nell’attuale Santa Croce previa documentazione supportata da dati certi, questo potrebbe farci cambiare il nostro parere sulla scelta del sito - osservano ironicamente i due consiglieri avviandosi alla conclusione -. Non osiamo pensare ad una decisione simile a quella presa in un passato recente sulla scelta infelice di ubicazione di un nuovo ospedale e confidiamo nella serietà di chi sceglierà il luogo, che dovrà prima di tutto tener conto delle esigenze sanitarie attuali e di quelle future oltre ad un’espansione negli anni a venire”.
Redazione
CUNEO Confreria - nuovo ospedale