Nuovo ospedale di Cuneo, che succede? Il centrosinistra attacca: “È saltato il progetto”
Dubbi sempre più pesanti sulla praticabilità del partenariato e non solo. Gribaudo (Pd) e Marro (Avs) chiedono di sapere cosa accade (e quanto si sia speso)A questo punto i dubbi non riguardano più solo il partenariato con i privati di Inc per la costruzione del nuovo ospedale di Cuneo al Carle, ma l’intera operazione. Sulla quale, dal momento in cui il piano finanziario è stato consegnato dall’Aso alla Regione, è ormai calato il silenzio: era il 3 maggio scorso, poco più di un mese dopo ci sarebbero state le elezioni.
Sul piano di fattibilità tecnico-economica serve il placet di un organismo terzo, poi il parere vincolante regionale e la dichiarazione di fattibilità: Cirio e l’allora assessore alla Sanità Icardi avevano detto di confidare che entro luglio tutto sarebbe andato in porto. In modo da arrivare, prima della fine dell’anno, alla gara. È meno che probabile che ciò accada, a questo punto. La sindaca di Cuneo qualche giorno fa aveva lamentato “un silenzio che inizia ad allarmare tutta la comunità cuneese”, tendendo l’orecchio verso Torino. Il 2 ottobre ci sarà l’incontro con il nuovo assessore Federico Riboldi, altro non è dato sapere.
Ma il centrosinistra vuole risposte tempestive e le chiede da Montecitorio e da palazzo Lascaris. La vicepresidente del Partito Democratico Chiara Gribaudo dice che sui giornali si leggono “cose che già sapevamo: non ci sono i soldi. Il PPP, lo strumento voluto dal presidente, è evidentemente un flop. Ci stupisce? Assolutamente no”. La situazione più grave è proprio quella che si registra a Cuneo, secondo la deputata: “Perché i finanziamenti c’erano e li avevamo messi per legge con i nostri governi. Ricordo che ci sono state due dimissioni di peso dai vertici sanitari e da tempo continuiamo a dire che quello era un campanello d’allarme, ma Cirio e i suoi sostenitori hanno fatto orecchie da mercante dicendo che tutto andava bene”. Di soldi nel frattempo ne sono stati spesi, quanti non si sa: “Vorrei anche domandare quanto è costata all’ASO tutta la procedura attuata in consulenze tecniche, legali, advisor, studio dell’università Bocconi, lavoro di dipendenti per avere poi, alla fine, pareri negativi”.
“Altroché cronoprogramma saltato, qui pare che a essere saltato sia l’intero progetto per il nuovo ospedale di Cuneo” commenta la consigliera regionale di Alleanza Verdi e Sinistra Giulia Marro: “Quando il presidente Cirio e l’assessore Riboldi non si sono presentati all’inaugurazione del nuovo reparto di medicina interna, era nell’aria che non ci fossero buone notizie in serbo. Non ha contribuito a rassicurarci il silenzio sul tema del presidente della commissione per la sanità Icardi durante la seduta di questa settimana, la prima di questa legislatura. Come consiglieri rappresentanti del territorio in questione ci aspettiamo trasparenza e ci stupiamo che una notizia del genere ci debba arrivare tramite i giornali”.
Per Marro c’è una buona notizia, a voler vedere il bicchiere mezzo pieno: “Se non altro questa notizia ci allontana dall’idea di un PPP (partenariato pubblico-privato) per il progetto cuneese, a favore di un più condivisibile utilizzo di finanziamenti Inail, sia per la progettazione che per la realizzazione dell’opera, cogliendo l’occasione per tornare a pensare ad un progetto davvero pubblico”. Ma nel frattempo, si chiede l’esponente della sinistra, quanto tempo perso? “Decisamente troppo se pensiamo allo stato della sanità piemontese. Chiediamo a questa giunta il coraggio di affrontare e condividere quanto sta succedendo nelle sedi opportune, evitando colpi di scena inopportuni. E di prendersi le responsabilità per le scelte fatte, perché è il minimo che ci si possa aspettare dai nostri e dalle nostre rappresentanti”.
Redazione
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