Nuovo ospedale, Tranchida: “Lavori conclusi tra il 2032 e il 2033”
La visita di Cirio è stata occasione per fare il punto sul complesso percorso per la nuova struttura: “Gara per la progettazione il giorno dopo la sentenza del Tar”La realizzazione del nuovo ospedale di Cuneo entra nel vivo (o quasi). Questa mattina il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha visitato l’ospedale Santa Croce, accompagnato dal direttore generale Livio Tranchida. Nel corso dell’incontro si è discusso della futura struttura sanitaria, progetto di grandissima rilevanza per il territorio.
Una "scatola nuova" per il miglior ospedale d'Italia
Il presidente Cirio ha ribadito con decisione che il nuovo ospedale si farà: “Meritatamente, questo è il miglior ospedale d’Italia e presto gli daremo una scatola nuova”. Cirio ha poi sottolineato come il processo decisionale sia spesso complesso in queste situazioni, soprattutto per la localizzazione della struttura, ma per la futura struttura di Cuneo la scelta è stata presa insieme, inoltre il finanziamento è garantito. “Abbiamo i soldi e li abbiamo tutti, grazie all’INAIL”, ha dichiarato, confermando che sono stati ottenuti anche fondi aggiuntivi per far fronte ai rincari delle materie prime.
Il progetto ha incontrato alcuni ostacoli burocratici, tra cui un ricorso al TAR presentato dall’impresa INC, inizialmente individuata per la realizzazione dell’opera in partenariato pubblico-privato (PPP), scelta poi ritenuta non conveniente. “La sentenza definitiva è attesa per l’autunno e, il giorno successivo, sarà pubblicata la gara per la progettazione. Da quel momento in poi sarà il punto di non ritorno, i tempi saranno prestabiliti”, ha aggiunto Cirio.
Sette anni per il completamento dell’opera
Il direttore generale dell’ASO Santa Croce, Livio Tranchida, ha fornito un quadro più dettagliato sui tempi di realizzazione: “Tra pratiche amministrative e realizzazione delle opere, stimiamo la conclusione tra il 2032 e il 2033, circa sette anni”. Ha poi evidenziato che il primo vero “punto di non ritorno” è stato il finanziamento di 21 milioni di euro per la progettazione, fondi stanziati dalla Regione Piemonte. Confermati gli 800 posti letto previsti, tra letti e poltrone tecniche, e un investimento complessivo di oltre 400 milioni di euro, interamente coperti dall’INAIL. Tranchida ha sottolineato che la sanità sta cambiando rapidamente, evidenziando come il numero di TAC e risonanze magnetiche sia passato da 30.000 a 39.000 in cinque anni. Questo implica la necessità di ripensare i percorsi di cura con un approccio sempre più tecnologico e appropriato.
“Sta cambiando il modo di fare salute e di fare diagnostica. In un momento di revisione del sistema sanitario, il nostro punto di riferimento devono essere i percorsi e le procedure. Questo è ciò che ci porta all'appropriatezza, che è il nostro mantra. Noi dobbiamo essere appropriati in quello che facciamo”, ha concluso Tranchida.
Accessibilità e viabilità: la posizione del Comune
La sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, ha sottolineato che la città dovrà lavorare per garantire un’accessibilità efficiente alla nuova struttura: “Non da sola, ma con il coinvolgimento di ANAS e altri enti competenti. Il poter accedere in modo tranquillo e lineare alla struttura ospedaliera è il primo passo che dobbiamo garantire”.
L’attenzione, dunque, non è solo sulla realizzazione dell’ospedale, ma anche sulla sua integrazione con il tessuto urbano e viario. Resta aperta anche la questione della destinazione dell’attuale ospedale, un tema su cui il Comune dovrà fornire indicazioni precise.
Monica Fissore

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