Nutriscore, Bergesio: “Grazie all’Italia e alla lunga battaglia della Lega, UE vicina all’abbandono”
Rivelato un documento che riporta l’intervento del direttore della Commissione europea per l’Agricoltura che garantisce che la futura etichettatura degli alimenti "non copierà nessun sistema esistente”“Grazie al pressing dell’Italia, l'Unione Europea potrebbe finalmente abbandonare definitivamente il sistema Nutriscore per l'etichettatura degli alimenti”, a rivelarlo un’emittente francese, citando un documento che riporta l’intervento del direttore generale per l’Agricoltura della Commissione europea che avrebbe garantito che la futura etichettatura “non copierà nessun sistema esistente”, quindi nemmeno il Nutriscore.
Il commento del Senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio, vicepresidente della Commissione Attività produttive di Palazzo Madama: “La battaglia della Lega contro l’imposizione scellerata del Nutriscore sembra essere al traguardo. L’abbandono da parte della UE, come auspichiamo da tempo, del sistema di etichettatura-semaforo inventato dalla Francia sarebbe una vittoria del buon senso e una conferma della validità della nostra lotta per la chiarezza sugli alimenti, a tutela dei consumatori. Questo Governo si è fin da subito opposto al sistema francese, ritenendolo arbitrario e non conforme al Codice del Consumo e soprattutto non orientato alla salute delle persone”.
Il Nutriscore, sviluppato in Francia per aiutare i consumatori a capire i valori nutrizionale degli alimenti, utilizza una scala cromatica e alfabetica per giungere ad una classificazione dei prodotti ingannevole, che non tiene conto del fabbisogno e del profilo nutrizionale di ogni individuo, basandosi su 100 grammi di prodotto e non su una porzione di consumo. Il sistema, che avrebbe penalizzato duramente decine di Dop e Igp italiane, incluso l’olio extravergine d’oliva, il parmigiano o il prosciutto con ricadute negative sulla salute dei consumatori, privilegia alimenti sofisticati e ultratrasformati, a cui sono tolti ad esempio grassi o zuccheri. A sostenere con forza l’applicazione del Nutriscore era stato l’ex vice della Von der Leyen, l’olandese Frans Timmermans.
Il parlamentare della Lega spiega: “Il Governo si è sempre opposto perché si tratta di una forma di etichettatura fuorviante. L’Italia propende invece per il ‘Nutrinform Battery’, alternativa più equa perché mette in relazione il valore nutrizionale di un prodotto con l’apporto nutrizionale giornaliero raccomandato per quell’alimento. Un sistema finalizzato quindi alla valorizzazione di uno stile di vita sano come quello legato alla dieta mediterranea. Per ora si tratta solo di un passaggio interlocutorio, non di una decisione definitiva, perciò non dobbiamo abbassare la guardia. Ma auspichiamo che finalmente il Nutriscore venga mandato in soffitta, e lo stesso deve accadere per le etichette allarmistiche sul vino, la Sugar tax, prevista dal secondo Governo Conte a fine 2019 con la legge di Bilancio per il 2020, e la Plastic tax. Basta terrorismo in nome del Green Deal imposto dall’Europa, che rischia di far chiudere tante aziende italiane. E’ tempo di decisioni dettate dal buon senso a tutela dei cittadini, diciamo basta alle leggi cucite sugli interessi delle multinazionali”.
c.s.

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