"È opportuno accumulare nuovo debito pubblico per la 'riqualificazione' di piazza Europa?"
L'associazione "Di Piazza in Piazza" torna ad attaccare l'amministrazione e il progetto per il parcheggio sotterraneo: "I fondi previsti saranno del tutto insufficienti a realizzare l'opera"Riceviamo e pubblichiamo.
Mancano pochi mesi alle elezioni amministrative, ma l’attuale gruppo di governo della città non sembra realizzarlo in pieno oppure ha perduto anche quel minimo di tatto e furberia proprio del periodo preelettorale, altrimenti non si capisce come l’amministrazione in scadenza possa andare avanti con il progetto del buco sotto piazza Europa. Abbiamo più volte detto come sia insensato privare la città dell’unica piazza verde per portarvi le auto, come uno sconquasso di anni e la trasformazione del luogo in un tetto di garage non significhi la riqualificazione della piazza, ma il suo abbandono come luogo di ritrovo. Tanti amanti dei luoghi verdi e freschi in città non capiscono la necessità del “buco” sotto piazza Europa e sarebbero pronti a studiare alternative, ma l’attuale amministrazione è verde per convenienza e vuole far vedere chi comanda ai cittadini verdi per convinzione. È possibile che in città sia rimasto qualcuno che ancora non vede gli alberi come amici dei nostri polmoni ormai generalmente fragili, ma anche chi non ha questa sensibilità dovrebbe essere almeno sensibile, come cittadino comune che paga le tasse, al calcolo economico e al rapporto costi/benefici della sconsiderata operazione che l’amministrazione comunale continua pervicacemente a proporre riguardo a Piazza Europa.
Se proviamo a fare i conti, davvero e non per propaganda, c’è da disperarsi. In origine, il “buco” per il parcheggio e i garage sotterranei spacciati per “riqualificazione della Piazza“ doveva pagarli il privato con il cospicuo contributo dei fondi del Piano Periferie, essendo noto a tutti – tranne che ai cuneesi – che Piazza Europa è un luogo periferico da sempre abbandonato al degrado. (!) Ma il privato che, per definizione non è uno stupido, fatti i suoi conti, ha pensato che non era proprio il caso di fare follie e si è tenuto prudentemente lontano in attesa di tempi migliori. Allora il nostro Sindaco, supportato dalla Giunta e dalla maggioranza consiliare, con uno scatto d’orgoglio, ha deciso di scendere direttamente in campo e di improvvisarsi imprenditore - trasformando il Comune in una società immobiliare - assumendosi il rischio d’impresa e mettendo lui i 5 milioni di euro necessari, che il pavido privato non ha avuto il coraggio di cacciare fuori. O meglio, per essere più precisi, accendendo lui in quanto sindaco/amministratore delegato della società, ma a debito di noi comuni cittadini, un mutuo da estinguersi con l’alienazione della cascina Leonotta e con la vendita “à la carte” dei 138 garage del sottosuolo di Piazza Europa a condizioni tali da rappresentare un ghiotto menu.
Chi sa far di conto, e i cuneesi quando vogliono lo sanno fare, potrebbe giustamente chiedersi se sia così opportuno e necessario accendere nuovi mutui (debito pubblico), oltre a quelli che già sussistono, per un’opera oggetto di annosa contestazione circa la sua reale utilità pubblica da parte di un’amministrazione in scadenza che potrebbe anche non essere confermata. Chi sa far di conto, e i cuneesi quando vogliono lo sanno fare, potrebbe giustamente chiedersi se, come, quando, a quanto e a chi potranno essere venduti la cascina Leonotta e soprattutto i 138 garage del sottosuolo di Piazza Europa, tenuto conto che gli 8 milioni di euro previsti per la costruzione del “buco”, alla luce dell’attuale quadro economico (crisi energetica e rincaro delle materie prime) appaiono fin d’ora del tutto insufficienti a realizzare l’opera. E tutto questo senza tener conto del fatto che rimane tuttora pendente in attesa di giudizio il ricorso al Tar presentato dall’Associazione “Di Piazza in Piazza”.
Associazione Di Piazza in Piazza
Redazione
CUNEO Piazza Europa