‘Ospitare fiere nell’ex caserma Montezemolo? Meglio in piazza della Costituzione’
La sinistra cuneese attacca la giunta Borgna: ‘Sul futuro dell’area nessuna consultazione con cittadini e quartieri’Non si placa la polemica sul futuro della ex caserma Montezemolo, dove l’amministrazione comunale sta lavorando a quello che sarà il più importante intervento di riqualificazione urbana per la città di Cuneo nei prossimi anni. A tener banco sono in particolare due aspetti: da un lato il destino degli stabili che fanno parte del complesso, dall’altro quello degli spazi alberati su cui nei giorni scorsi si sono espresse le associazioni ambientaliste invocando un censimento del ‘patrimonio verde’ della ex caserma.
Dall’opposizione di sinistra, il consigliere Ugo Sturlese di Cuneo per i Beni Comuni torna alla carica denunciando in un’interpellanza lo scarso coinvolgimento dei cittadini: “Non è stato possibile realizzare alcuna forma di progettazione partecipata, come il Tavolo di concertazione che era stato richiesto dalla Consulta dei Quartieri”. Il sindaco, continua Sturlese, ha indicato alcuni obiettivi di fondo dell’intervento: l’abbattimento dell’edificio A, la realizzazione di un Competence Center per l’innovazione nell’industria 4.0 nell’edificio B e il posizionamento di una piastra di circa 10mila mq per le manifestazioni fieristiche.
Su ciascuno dei tre punti, la posizione della sinistra civica è piuttosto critica. A cominciare dalla questione della ‘piastra’: “Torniamo di nuovo all’ideologia delle ‘grandi fiere’. Al momento, però, ne è rimasta una sola, peraltro non molto collegata ai prodotti nostrani” sottolinea l’esponente di Cuneo per i Beni Comuni, che allude con ogni evidenza all’Oktoberfest di piazza d’Armi. Per realizzare l’ipotetica piastra, secondo il consigliere, “occorrerebbe abbattere centinaia di alberi e non ‘alcuni’, come dichiarato dal sindaco”: la proposta alternativa è quella di adibire a spazio fieristico per le iniziative ‘di media grandezza’ l’area di piazza della Costituzione, mentre a lato del vialone principale dell’ex caserma potrebbero essere ricavati “spazi di dimensioni più contenute per spettacoli teatrali, piccole fiere legate alle tradizioni della montagna, concerti di musica per i giovani e cinema all’aperto”.
Un’ulteriore proposta, relativa agli edifici esistenti, è quella di recuperare l’edificio A anziché abbatterlo “per destinarlo all’attività della Consulta dei Quartieri, dell’associazionismo sociale, ambientale e giovanile”, tenuto conto che queste realtà “si prevedono confinate nel piccolo edificio C di 130 metri quadrati”.
Secca la risposta dell’assessore alla Rigenerazione urbana Mauro Mantelli per quanto riguarda l’offerta (rifiutata) di una valutazione botanica gratuita sulle piante dell’ex caserma: “Non c’è stato nemmeno il tempo di approfondire che già la questione è stata portata in pubblico, perciò non si capisce se l’intento fosse quello di fare un censimento o di sollevare una polemica. L’amministrazione comunale, in ogni caso, non può accettare prestazioni gratuite: sarebbe illegittimo”.
Andrea Cascioli
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