“Pane al Pane”: Gianna Gancia lancia la petizione per distinguere le farine di origine vegetale
Non si intende limitare l’innovazione nel settore della panificazione, spiega l’europarlamentare, ma “fare chiarezza” rispetto a ingredienti come la polvere di grilliÈ stata avviata a Torino dall’europarlamentare cuneese Gianna Gancia la raccolta firme per la petizione “Pane al Pane”. Presentata al Parlamento europeo a luglio del 2023, si propone di “chiarire la denominazione del pane in tutti i Paesi dell'Unione europea”, con l’obiettivo di “distinguere il pane tradizionale, preparato con farine di origine vegetale, acqua, sale, agenti lievitanti e ingredienti alimentari tradizionalmente utilizzati prima del 15 maggio 1997, da varianti che utilizzano ingredienti non convenzionali, come la polvere di grilli”.
“Chiamiamo le cose con il loro nome. - ha spiegato l’esponente leghista - Il pane deve essere pane, la carne deve essere carne, il miele deve essere miele. Altri prodotti non possono essere chiamati come quelli tradizionali. La petizione ‘Pane al Pane’ non intende limitare l’innovazione nel settore della panificazione, ma piuttosto garantire che i cittadini, in veste di consumatori, siano informati sulla composizione dei prodotti che acquistano per sé e per le loro famiglie”.
La campagna di raccolta delle firme si svolgerà da aprile a giugno 2024; la petizione e il materiale informativo saranno disponibili presso un sito internet dedicato. “Il futuro del pane - ha concluso Gancia - è molto più di un alimento per noi: è un simbolo di identità, storia e tradizione che continua a unire le persone e a celebrare la cultura italiana. Firmare la petizione è importante”.
Redazione
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