Per Confesercenti saldi sotto tono: "Nella Granda sono stati i turisti a fare la differenza"
Il direttore provinciale Nadia Dal Bono: “Inflazione e tassi hanno inciso sul budget dei clienti ma è necessario rivedere la formula di vendita. L’abbigliamento resta settore trainante”L’abbigliamento resta il settore trainante dei saldi di stagione ed i capi più venduti sono gli intramontabili: biancheria intima, magliette e t-shirt. “A un mese dalla chiusura dei saldi estivi, il bilancio non è del tutto positivo - spiega il direttore generale di Confesercenti provincia di Cuneo Nadia dal Bono -. Purtroppo ci sono molte ombre che hanno oscurato le previsioni più ottimistiche e non credo che ad agosto si possa migliorare la tendenza”.
Ad incidere maggiormente sul budget di spesa, sono inflazione, tassi al rialzo e anche l’incertezza per il futuro.
“In provincia di Cuneo - prosegue dal Bono - la presenza dei turisti, italiani e stranieri, ha sicuramente inciso in maniera positiva su tutto il settore commerciale ma è i dubbio che la disponibilità di spesa è calata in questi ultimi anni, visto il periodo critico che dura ormai da tempo, tra pandemia, guerra e rincari, così la spesa media è stata sotto i 200 euro”.
“Confesercenti - conclude il direttore generale - resta sempre dell’idea che la formula dei saldi vada ripensata ed aggiornata, tenendo conto delle difficoltà e delle nuove esigenze dei clienti, tra e-commerce, vendite promozionali organizzate ormai tutto l’anno e periodo troppo anticipato rispetto alla stagione in corso, contando anche che i cambiamenti climatici incidono molto sugli acquisti”.
c.s.
CUNEO saldi