Per un ponte ciclopedonale sul Gesso lungo 340 metri servono oltre 2 milioni di euro
Il Comune di Cuneo si è impegnato a trovare i fondi per realizzare un progetto preliminare. Al momento le ipotesi sono quattro: tra queste si fa preferire una struttura in legno lamellareIl Comune di di Cuneo cercherà di trovare i fondi per realizzare un progetto preliminare - costo 90-100 mila euro - di un ponte ciclopedonale sul Gesso che colleghi gli Angeli alla zona della Mellana di Boves.
Lo ha annunciato ieri sera, mercoledì 19 maggio, l’assessore alla Mobilità e all’Ambiente Davide Dalmasso durante la quinta commissione consiliare, convocata per l’illustrazione di alcune ipotesi progettuali.
Il ponte realizzato negli anni Novanta fu portato via nel 2002 da una piena del Gesso. L’attuale "pedancola", ricostruita ogni anno e già oggetto di screzi tra il comune di Cuneo e quello di Boves, costa dai 15 ai 18 mila euro all’anno e viene ripristinata ogni anno a giugno - lo sarà anche quest’estate - dopo le piene autunnali. Il guado, in quanto a competenza, è comunque tutto in territorio cuneese.
Le soluzioni definitive sono piuttosto costose e ieri sera ne sono state presentate quattro: un ponte in stile tibetano, un ponte militare Bailey, un altro in acciaio e calcestruzzo, uno in legno lamellare. Quest’ultima sembrerebbe il miglior compromesso tra sostenibilità economica e stabilità strutturale. Tutte le ipotesi progettuali prevedono un uso promiscuo ciclopedonale con un’altezza totale di 28 metri e la copertura dell’alveo di 340 metri. I costi variano da poco meno di un milione di euro a quasi tre, mentre il ponte in legno, la soluzione che si fa preferire, si aggirerebbe intorno ai 2 milioni.
L’assessore Dalmasso, incalzato dalle domande delle minoranze, ha commentato: “In questi mesi abbiamo avuto un’interlocuzione costante con il comitato Pro Pedancola, con cui abbiamo approfondito le questioni della ricostruzione del guado provvisorio e stiamo cercando di capire quale possa essere la soluzione definitiva migliore. Siamo a un buon punto, ribadisco l’interesse dell’amministrazione a un attraversamento permanente. Non lo riteniamo un intervento strategico, ma lo vediamo di buon occhio e lo riteniamo certamente di interesse e utile, il guado viene fruito moltissimo soprattutto nel periodo estivo. Fermo restando che stiamo facendo i conti senza l’oste: la regione è l’ente preposto all’autorizzazione di questi manufatti”.
s.m.
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