Peste suina, nessun caso accertato nella Granda dopo i primi controlli
Finora 25 contagi riscontrati sui cinghiali tra il Piemonte e la Liguria. Tutti provengono dalla zona rossa, istituita in regione nell’Astigiano e nell’AlessandrinoSono finora 25 i casi accertati di cinghiali morti di Peste suina africana (Psa), 14 in Piemonte e 11 in Liguria. È quanto risulta dal rapporto dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d'Aosta, che ha sede a Torino.
Le analisi di laboratorio hanno riguardato campioni prelevati da 139 carcasse di cinghiale, 101 provenienti dal Piemonte, 38 della Liguria. Tutti i casi positivi riguardano l’area infetta (114 comuni tra Piemonte e Liguria) con una percentuale del 50% rispetto ai campioni analizzati (50). Tutti negativi, invece, gli esiti delle analisi dei campioni biologici prelevati nell'area “buffer” di confine (10 km), in tutto 18, e i 71 in arrivo portati dalle altre aree delle regioni.
Nella nostra regione quindi non si riscontrano casi all’infuori della “zona rossa” istituita tra l’Astigiano e l’Alessandrino. In due comuni della provincia Granda (Perletto e Pezzolo Valle Uzzone) è comunque in vigore dallo scorso lunedì 24 gennaio un’ordinanza che estende anche ai centri collocati entro un raggio di 10 km dalla zona infetta il divieto di qualsiasi tipo di attività venatoria e di gestione faunistica e la regolamentazione dell'attività agro-silvo-pastorale.
I dati sono aggiornati al 26 gennaio e riguardano il periodo dal 27 dicembre 2021, quando è stato trovato, a Ovada (Alessandria) il primo cinghiale morto di Psa.
Redazione
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