Piano straordinario sulla qualità dell'aria, Coldiretti: "Rivalutare urgentemente le limitazioni"
L'intervento dell'associazione di categoria sul provvedimento: "Assicurare produzioni made in Piemonte"“Con la riattivazione del sistema del semaforo a farne le spese sarà sicuramente, in modo più pesante di altri, il settore agricolo, motivo per cui è inaccettabile il silenzio della Regione, nonostante le nostre puntuali osservazioni sulla questione, presentate nei tempi dovuti”.
E’ quanto fanno notare Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa alla luce del fatto che il 15 settembre prossimo verrà riattivato il meccanismo del semaforo, introdotto con la delibera del 26 febbraio 2021. “Serve un’azione che sia coordinata con quanto adottato dalle altre Regioni del Bacino Padano; le misure attualmente introdotte, infatti, rischiano di penalizzare le imprese agricole, sia in termini di gestione del ciclo produttivo che sul fronte della tenuta economica, in un periodo già fortemente condizionato da un andamento altalenante dei mercati, per effetto della pandemia. Non può essere l’agricoltura – ricordano ancora Moncalvo e Rivarossa – praticamente l’unico settore a dover sostenere il prezzo di tale processo quando, oltretutto, il comparto zootecnico, negli ultimi 30 anni, è stato capace di ridurre del 23% le emissioni di ammoniaca in atmosfera ed ha dimostrato di riuscire a soddisfare i target di contenimento delle emissioni. E’ imprescindibile una rivalutazione delle limitazioni, dunque, per poter assicurare le produzioni piemontesi fondamentali per la catena alimentare”.
Redazione
CUNEO Coldiretti - Piemonte