Piazza Europa, il progetto non c’è ma si intravede. E ora si parla anche di coprire i portici
Un sagrato senza barriere, giochi d’acqua e parcheggi: c’è tutto nel libro dei sogni dell’assessore. Ma le minoranze scalpitano: “O salvate gli alberi o non ci stiamo”Quello che l’assessore alla Mobilità Luca Pellegrino porta ai consiglieri della prima e seconda commissione non è (ancora) un progetto per la nuova piazza Europa, ma un “libro dei sogni” su ciò che potrebbe o non potrebbe esserci dopo la riqualificazione.
Il fulcro di queste linee guida è già noto, perché la sindaca di Cuneo e lo stesso Pellegrino ne hanno parlato da quando si è posto il problema di cosa fare una volta archiviata - a furor di popolo, o per meglio dire a penuria di compratori - l’ipotesi parcheggio sotterraneo. L’idea di base dunque è sempre quella di unire il sagrato e i portici lato Stura eliminando la stradina che circonda la piazza da due lati e i relativi parcheggi (sul tema, peraltro, pende un ricorso al Tar). La nuova pavimentazione “dovrà avere un collegamento complanare con i portici, senza scalini o barriere architettoniche” spiega Pellegrino. “La piazza - aggiunge - dovrà avere ampi spazi utilizzabili anche per le manifestazioni o per spettacoli: allo stesso tempo dovrà essere uno spazio aggregativo tutto l’anno”.
Sarà necessario ragionare sui parcheggi, mette in chiaro l’assessore: una riqualificazione come quella ipotizzata, allargata non solo al sagrato ma al lato oltre corso Nizza, porterà alla perdita di posti. “Nella zona verso Gesso - continua l’assessore - dobbiamo mantenere il più possibile i parcheggi, vista la riduzione dall’altro lato: i parcheggi sono una novantina sull’attuale piazza da un lato e circa 105 sul lato destro. Anche qui l’obiettivo è rendere l’area più complanare possibile rispetto ai portici”. Un’altra ipotesi è mantenere uno spazio di parcheggio in continuità con l’attuale sagrato “che possa essere facilmente utilizzato, in caso di manifestazioni, come estensione temporanea o permanente della piazza”.
Al posto dell’attuale fontana potrebbero sorgere giochi d’acqua sul modello di quanto già realizzato, in città, per piazza della Costituzione e il Foro Boario: di nuovo la parola d’ordine è “nessuna barriera architettonica”, in modo che gli spazi possano essere fruiti quando la fontana viene spenta. E i famosi alberi? Qui vengono le dolenti note: “In questo momento la cosa più logica da fare è porsi in modo aperto. Le piante non devono essere considerate un elemento rigido e inamovibile nella progettazione”. Detto in parole povere, i cedri dell’Atlante sono considerati sacrificabili - come del resto aveva già avvisato la sindaca. E sul punto, una volta di più, si registra la contrarietà assoluta di tutte le opposizioni.
Le novità: un parcheggio di testata lato Stura e i portici coperti
Nel discorso di Pellegrino si affacciano due novità relative. Una riguarda la realizzazione del parcheggio di testata sul lato di Stura presso il cosiddetto Campidoglio, tra viadotto Soleri e il ponte vecchio: i cuneesi più stagionati forse ricordano che in tempi in cui non si parlava ancora di riscaldamento climatico la zona era cara agli sciatori. L’opzione di realizzare qui un parcheggio era già nel programma di Borgna e si è ricominciato a valutarla qualche mese fa: dovrebbe arrivare a circa 600 posti e il Comune è proprietario di 12mila metri di terreno alle Basse che sarebbero sufficienti. “Essendo presenti anche altri appezzamenti non di proprietà comunale che potrebbero essere utilizzati, gli uffici stanno verificando in questo momento i pro e contro delle varie aree” precisa Pellegrino.
Nel caso, il parcheggio sarà dotato anche di un collegamento meccanizzato, con l’idea di avvicinarsi il più possibile a piazza Foro Boario e a piazza Galimberti: “Dobbiamo fare attenzione a non rifare l’errore dell’ascensore inclinato” avverte l’esponente della giunta. Quel mezzo venne concepito come un ascensore turistico più che come uno strumento di mobilità giornaliera, col risultato che oggi stenta a mantenere un numero di corse adeguato e va incontro a problemi e costi accessori. Al nuovo collegamento si uniranno percorsi ciclabili e pedonali, anche quelli tutti da ideare: “Stiamo valutando - fa sapere ancora Pellegrino - la sistemazione di un controviale in corso IV Novembre per un passaggio pedonale e ciclabile e il collegamento di corso Kennedy fino allo sbarco del futuro ascensore”.
L’altra questione sul tavolo è la copertura dei passaggi pedonali lungo i portici di piazza Europa: l’idea è di “continuare i portici”, in corrispondenza degli attraversamenti verso la filiale San Paolo e di corso Brunet così come su corso Santorre di Santarosa. In questo modo si realizzerebbe un’unica fila di portici coperti a partire dal municipio in via Roma e lungo tutto corso Nizza, con la sola eccezione degli attraversamenti di corso Dante. Ma come si pensa di arrivarci? Su questo, le ipotesi non sono ancora definite: “Bisognerà vedere se ci saranno soluzioni progettuali interessanti per soddisfare la richiesta”.
Le opposizioni: “Già spesi oltre 600mila euro, c’è un danno erariale”
La contrarietà delle minoranze alle proposte illustrate da Pellegrino incomincia già dall’idea stessa di convocare la seduta congiunta delle commissioni a ridosso del Consiglio comunale. “Mai successo in trent’anni” assicura Beppe Lauria, che boccia tutte le opzioni: “Ci avevate raccontato che servivano più parcheggi, ora prendiamo atto che di parcheggi ce ne sono fin troppi tant’è che li andrete a levare”. La pregiudiziale, chiarisce il portavoce della destra sociale, sono gli alberi: “Se volete collaborare con noi la prima cosa che dovreste dirci è che gli alberi rimarranno lì”.
Stesso scetticismo arriva dalla sinistra civica. “Ci aspettiamo che domani voterete sì all’ordine del giorno che abbiamo proposto” pungola Claudio Bongiovanni di Cuneo Mia, mentre Ugo Sturlese afferma: “Non so se definire questa una commissione o l’oggetto di una provocazione: stasera abbiamo assistito a uno spettacolo d’arte varia”. Per il decano di Cuneo per i Beni Comuni esiste addirittura un danno erariale: “In questi anni sono stati spesi oltre 600mila euro in progettazioni che non avevano una modalità corretta”. Quanto al parcheggio del Campidoglio “non riguarda la viabilità di Cuneo Sud: è qui che occorre affrontare il problema dei flussi di traffico che arrivano dai valichi e da San Rocco Castagnaretta”. Luciana Toselli spalleggia sul punto il compagno di banco: “La prima questione è piazza della Costituzione, dove si potrebbe ultimare la costruzione dei parcheggi. Non ne abbiamo più parlato perché si era concentrati su piazza Europa”.
Dal centrodestra Franco Civallero (Forza Italia) accusa: “Quello che state facendo è solo una ripicca: non ci avete fatto fare il parcheggio e noi buttiamo giù gli alberi. Quando ci avete chiesto collaborazione abbiamo risposto che la condizione per collaborare è che i cedri non si tocchino, i progettisti possono trovare altre soluzioni”. Giancarlo Boselli di Indipendenti mette nel mirino proprio Pellegrino: “Mi aspettavo che l’assessore valutasse le sue dimissioni, dopo una catastrofe nella gestione di quello che per mesi ci avete raccontato essere il punto fondamentale dell’amministrazione Manassero. La sensazione è che ci sia il problema di spendere questi sei milioni, non di realizzare qualcosa che serva”.
Andrea Cascioli
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