Piazza Europa, l’attraversamento ciclabile è “storto”: la denuncia del consigliere Lauria

Dopo due mesi di cantieri si sono conclusi a Cuneo i lavori sulla porzione di ciclabile che attraversa corso Brunet, al fondo di piazza Europa. Non tutto, però, sembra essere andato per il verso giusto. A rilevarlo è il consigliere comunale di Indipendenza! Beppe Lauria, che ha pubblicato alcune foto “post intervento”.

 

A risaltare è soprattutto il fatto che la pista ciclabile non collima del tutto con l’attraversamento dedicato alle bici: “Tralasciando l’inutilità dell’opera, transitando per l’onerosità della stessa, non poteva passar inosservata la sua ‘centralità’“ ironizza l’esponente dell’opposizione consiliare. Raggiunto dalla nostra redazione, l’assessore alla Mobilità Luca Pellegrino ha fatto sapere che già da lunedì prossimo verranno effettuate verifiche.

 

I lavori affidati alla ditta cuneese SMT erano incominciati lo scorso 18 marzo. Alla ridisegnatura della pista ciclabile si affianca, dal lato opposto del corso, il rifacimento del tratto di piazza Europa antistante il palazzo dell’ex Ubi Banca. L’obiettivo è la creazione di una “piazza di socialità” che il Comune ha finanziato, tramite il Pinqua, con 264mila euro, provenienti da fondi Pnrr (240mila) e dal fondo opere indifferibili (24mila). Un intervento che l’amministrazione ha “slegato” dal progetto di recupero dell’immobile di cui avrebbe dovuto occuparsi Fondazione CRC, ma che si è rivelato troppo oneroso per l’ente.

 

Dopo la pubblicazione delle immagini su Facebook, sul profilo del consigliere Lauria si è scatenata una ridda di commenti perlopiù ironici: “Era diversamente sobrio chi l’ha progettata” si legge in uno di questi. Non è la prima volta che si verificano “ondeggiamenti” sulle piste ciclabili cuneesi. Nel 2021, l’allora assessore Davide Dalmasso aveva contestato le modalità di lavoro dell’azienda casertana Vitale One, vincitrice di un appalto da un milione e 50mila euro nell’ambito del piano Periferie. Tra le problematiche riscontrate, in particolare, le ondulazioni della pista negli tre isolati di corso Nizza dopo corso Galileo Ferraris.

Andrea Cascioli